Codice tributo 1004: cos’è e a cosa si riferisce?

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Il codice tributo 1004 è un codice fiscale che si riferisce ai redditi e alle ritenute assimilati durante il periodo di lavoro, versati al fisco, entro quindici giorni dopo la retribuzione mensile. Tuttavia, questo codice, dal 2017, non esiste più, in quanto è stato soppresso dall’Agenzia delle Entrare, insieme ad altri codici.

A cosa serviva il codice tributo 1004

Il codice tributo 1004 doveva essere compilato nel modello F24, e prevedeva il versamento delle ritenute sui redditi associati al lavoro dipendente, entro i primi giorni del mese successivo, rispetto al versamento dello stipendio. Questo codice, come gli altri, si divideva in diverse destinazioni specifiche.

Nel caso di mancati o ritardi nei versamenti, si poteva far ricorso al ravvedimento operoso, una pratica che permetteva al contribuente di risolvere la questione, con un’attribuzione di sanzioni ridotte.

A seconda dell’entità del ritardo (soprattutto se superava i quattordici giorni), si versava una specifica tassa, aggiunta all’imposta, con una percentuale pari allo 0,2 % dell’importo, a seconda del numero di giorni di ritardo, e che quindi poteva arrivare fino al 2,8 %, se superava le due settimana. Tra il quindicesimo e il trentesimo giorni, la sanzione diventava parti al 3,75 %. Tramite il ravvedimento operoso, la sanzione arrivava al 6 %.

Nel modello F24, bastava riportarlo nella sezione “codice tributo”, dove venivano riportati i numeri dei codici e gli importi a debito. Gli altri spazi, come la rateazione, l’anno di riferimento, i codici d’uffici e di atto, non dovevano essere compilati.

Dopo il 2017

Nel 2016, il codice tributo 1004 è stato “accorpato” al codice tributo 1001, legato alle ritenute delle retribuzioni, pensioni, mensilità aggiuntive etc. In questo codice sono stati inclusi anche altri codici tributi legati alle ritenute, ovvero il 1013, il 1033, il 1685 e il 1686.

Con un cambiamento del genere, nel 2017 non si poteva più presentare questi vecchi codici nei modelli F24, per importi relativi agli ultimi mesi del 2016, e quindi bisogna richiedere nuovi codici al proprio fiscalista o all’Agenzia delle Entrate.

Dal 16 gennaio 2017, per le ritenute viene usato il codice 1040, relative alle ritenute dei redditi di lavoro autonomo o esercizi di professioni. La nuova aliquota prevista, del 15,55 %, si doveva applicare a tutte le approvvigioni del 2016, contribuite all’Enasarco.

Nella nuova fattura, si evidenziavano:

  • la trattenuta del contributo al Fondo di previdenza;

  • la ritenuta d’acconto delle approvvigioni e del loro ammontare, rispettivamente del 23 e del 20 % sul 50 % dell’ammontare.

I numeri dei nuovi codici da riportare nel modello F24, sono comunque disponibile online, sul sito delle Agenzie delle Entrate o su altri siti inerenti al fisco. Per ulteriori informazioni sulla compilazione dei moduli, si può chiedere anche in questo all’Agenzia delle Entrate o ad un commercialista.