Codice tributo 3961: che cos’è, a che cosa si riferisce, ed il suo utilizzo

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Il codice tributo 3961 è usato nel modello F24, per pagare la TASI, ovvero il tributo per i servizi indivisibili, che servono a finanziare, per l’appunto, servizi come l’illuminazione delle strade, la loro manutenzione, etc. Esistono altri codici tributo per pagare questi servizi, ma il 3961 è specifico per gli edifici che rientrano nella categoria “altri fabbricati” indicati nell’articolo 1 della legge numero 147/2013. Ma come si usa, esattamente, questo codice?

A cosa fa riferimento questo codice e cosa sapere

Questo codice fa riferimento ai “fabbricati di altro tipo”, che si possono identificare come seconda casa. Essi, quindi, non comprendono la prima casa, fabbricati e capannoni industriali, e terreni agricoli.

Il codice 3961, quindi, va usata per la seconda casa, in qualunque caso, che sia affittata o no. Nel caso che essa sia affittata, la TASI deve essere ripartita tra il locatore ed il locatario, di cui il primo deve pagare il 90 %. Tuttavia, le percentuali possono variari a seconda del Comune, ma questa è la proporzione massima.

Nel caso che la seconda fasa sia sfitta, il proprietario che deve pagare la TASI, ma il Comune può comunque azzarare l’aliquota.

Come pagarla e come inserirla nel modello F24

Il pagamento della tasa TASI, si può pagare in due rate, di cui una scade il 16 giugno, mentre la seconda il 16 settembre. Nel caso che si sbagli nell’inserire il codice tributo giusto (e può accadere più spesso di quanto si creda), si può comunicare l’errore al Comune (che lo comunicherà in seguito all’Agenzia delle Entrate), scrivendo una rettifica, tramite un modulo in cui inserire i dati anagrafici, l’indirizzo, il codice fiscale, il codice errato e quello corretto.

Nel modello F24, il codice tributo va inserito nella “Sezione IMU ed altri tributi locali”, compilando il:

  • codice ente/codice comune, inserendo per l’appunto quello che fa riferimento al Comune in cui si trova la seconda casa;

  • la casella di acconto o del saldo, da sbarrare con una croce, a seconda di quale rata si tratti;

  • il numero degli immobili;

  • il codice tributo;

  • l’anno di riferimento;

  • gli importi a debito versati.