Codice tributo 9400: a cosa si riferisce e come si calcola

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Il codice tributo 9400 si usa per le spese di notifica per gli atti impositivi. Ad esempio, quando l’Agenzia delle Entrate invia una richiesta di pagamento, dopo aver effettuato dei controlli incrociati, se il contribuente a cui è indirizzata si dimentica di pagare una tassa. Ma come si calcola? Come viene inserito nel modello F24?

A cosa si riferisce e come si calcola

Con la notifica di un atto impositiva, ovvero l’avviso bonario, l’Agenzia delle Entrate fa riferimento al pagamento dell’addizionale regionale IRPEF, di cui una percentuale va al Comune, alla Regione e allo Stato. Ogni Regione e Comune stabilisce un’aliquota, imposta a sua volta dalle leggi statali, ed è l’articolo 50 del Decreto Legislativo 446/90 che disciplina l’addizione regionale IRPEF. Trovare queste aliquote, non è difficile: basta collegarsi online al sito ufficiale del Ministero delle Finanze, e bisogna controllare annualmente, perché potrebbero variare.

Oltre alla suddetta aliquota, è necessario anche una spesa di notifica, di circa dieci euro. Sempre nell’avviso di pagamento, l’Agenzia delle Entrate inserisce anche il modello F24, con tutti gli importi, oppure no, ed in quest’ultimo caso bisogna riempirlo. Sempre l’Agenzia delle Entrate, può notificare anche la data di scadenza del pagamento, ed in quel bisogna rispettarlo, per evitare ulteriori sanzioni.

Come inserirlo nel modello F24

Come tutti gli altri codici tributo, anche il 9400 va inserito nella sezione “Erario“, alla voce “Imposte dirette – IVA – Ritenute alla fonte – Altri Tributi e interessi”.

Oltre alla colonna del codice tributo e dell’anno di riferimento, si dovrà compilare quella che riporta gli importi a debito, e si dovrà inserire solo la somma delle spese di notifica, ovvero dieci euro. Ci sono, il codice ufficio ed il codice atto, che si trovano nell’avviso di pagamento.