Come scorporare l’IVA, per aziende e professionisti

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L’IVA è l’imposta del valore aggiunto, che si versa al momento di acquistare un prodotto o usufruire di un servizio, ed il suo scorporo è un calcolo matematico tramite il quale si sottrae l’ammontare dell’IVA dall’importo, trovando così la somma per la base imponibile del bene o del servizio e la cifra da segnalare al fisco. Ma come si effettua? C’è differenza tra lo scorporo per aziende e professionisti?

Il calcolo dello scorporo dell’IVA

Lo scorporo IVA, effettuato da chi la emetta, si calcola con una semplice formula matematica, ovvero: 100: aliquota IVA = Base imponibile : Importo lordo. In genere l’aliquota IVA si aggira attorno al 22 %, ma questa percentuale può cambiare a seconda del prodotto e del servizio. Dal 2019, infatti, con la nuova Legge di Bilancio, le aliquote sono aumentate passando del 4 % (per beni di prima necessità), del 10 % (per attività teatrali e di spettacolo), dell’11 %, del 22 % e del 25 %.

Nell’importo lordo, a cui si è già accennato, corrisponde proprio a quello che si è versato effettivamente, ovvero il netto addizionato all’IVA.

Per fare un esempio pratico: se l’aliquota IVA è del 22 % e bisogna pagare 350 euro di importo lordo, il calcolo da fare sarà: 100 x 250 : 122. Il risultato sarà di 286,89. Per eseguire correttamente questo calcolo, è possibile trovare dei calcolatori online.

Lo scorporo per aziende e professionisti

Come è già stato accennato prima, nello scorporo dell’IVA, quale che sia l’attività o il bene offerte, varia a seconda della percentuale dell’aliquota.

Il discorso è differente, tuttavia, per i liberi professionisti e gli avvocati, il cui calcolo risulta più complesso visto che oltre all’IVA, devono coinvolgere altri elementi, come le ritenute d’acconto, le rivalse previdenziali ed altre spese. Anche in questo caso, tuttavia, ci sono dei calcolatori online, in cui si tengono conto gli altri fattori appena nominati, oppure ci si può rivolgere a dei commercialisti.