Brexit: cos’è e quali sono le conseguenze finanziarie?

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Si è appena appena usciti da una tempesta finanziaria che è durata dal mese di giugno 2015 con la crisi greca, fino a febbraio. Come è già stato dimostrato in passato gli andamenti economici e speculativi vengono continuamente influenzati dalla decisioni politiche, dalle richieste di mercato e sono legati ad essi in maniera indissolubile. Anche nel caso della Brexit, il mercato ha apportato dei mutamenti.

Se desideri avere maggiori informazioni in merito, questo è l’articolo che fa al caso tuo. Di seguito, troverai informazioni, curiosità, consigli e tanto altro per investire al meglio! 

Brexit: che cos’è?

Brexit” è il termine che viene utilizzato per indicare l’uscita del Regno Unito dall’Europa, esso è stato infatti creato dall’unione delle due parole “Britain” e “Exit”. Questo processo è nato dalla decisione nel febbraio 2016 del primo ministro inglese di creare un referendum per decidere le sorti del Regno Unito fuori o dentro all’Unione Europea. La popolazione britannica ha espresso consenso ed è quindi iniziato effettivamente il processo di uscita dall’UE, che tuttavia richiederà molto tempo tra pratiche e burocrazia per cambiare un contratto di 40 anni. Ovviamente, questa decisione ha avuto conseguenze molto importanti, sia a livello politico che sociale, ma sopratutto a livello finanziario ed economico. Le previsioni a riguardo sono cruciali e difficili, tuttavia ci si può basare sulle statistiche attuale che hanno registrato una diminuzione del valore della sterlina e lo spostamento di capitale di aziende da Londra preferendo altre città europee. I pensatori del settore si sono divisi in merito, alcuni ritengono che il Regno Unito vada in questo modo verso una crisi finanziaria, mentre altri credono che su questi cambiamenti si creerà la nuova forza economica.

Conseguenze finanziari Brexit

Come già anticipato le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’UE non sono state delle minori. Dopo un momento iniziare in cui gli indici sono saliti e i dividendi sono stati distribuiti, il prezzo del petrolio sembra attualmente in leggera ripresa o comunque si è fermato il crollo e si è stabilizzato. Il dollaro ha perso contro l’euro, ma questo non significa che non si possa rialzare come avvenuto precedentemente e riportato in questo articolo. Bisogna però tener conto che il rialzo dei tassi tarda ad arrivare, in particolare sul dollaro, e la volatilità aumenta. Attualmente, si è nel mezzo di un profondo processo di trasformazione del modello economico, dove nuove potenze economiche vengono alla ribalta , ma dotati ancora di modelli ed organizzazioni deboli e poco collaudate, in particolare per gestire la crescita impetuosa e governarla.

Ritornando a un vecchio discorso, la piccola crisi che sta colpendo il Regno Unito è reale, ma bisogna tenere presente che gli indici erano saliti già in passato ed erano stati seguiti da una discesa delle borse. Questo dimostra che spesso ci sono state delle correzioni al ribasso, quindi significa che investire oggi nel Regno Unito può divenire uno spunto di valutazione per verificare nella propria asset allocation .

Ovviamente dopo la Brexit ufficiale, ovvero quando l’UK sarà uscito completamente dall’Unione Europea, il quadro generale economico cambierà nuovamente, ma tuttavia è difficile come già detto fare delle previsioni in merito. Al riguardo si parla dell’ennesima grossa speculazione in atto, dove l’esito sembra già scritto,  mentre i giornali diffondono informazioni di estrema incertezza, creando  una sorta di terrorismo mediatico sul futuro dell’UE.

Concludendo hai una valida diversificazione e vuoi fare trading è il momento di alleggerire ciò che sale come l’oro e di comprare le azioni che crollano, ma se preferisci lavorare sul medio lungo stai alla finestra ed aspetta che passi l’ennesima tempesta economica, godendoti i dividendi appena incassati. Se vorrai investire, valuta anche il mercato dell’arte che viene molto ben descritto da Brunelli e Puzella. Ricorda sempre di creare una solida conoscenza del settore ed eventualmente consulta un esperto prima di ogni investimento.