Anatocismo bancario: che significa?

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Il termine “anatocismo” in ambito bancario fa riferimento alla produzione di interessi da altri scaduti, non pagati, su uno specifico capitale. Questi interessi vengono definiti composti, e per saperne di più si può continuare a leggere questa pagina.

Che cos’è e cosa prevede la legge

La definizione di anatocismo è stabilito nell’articolo 1283 del Codice Civile, che recita così “in mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi”.

L’anatocismo bancario, in pratica, fa riferimento alla capitalizzazione degli interessi ad un cliente della banca, e non vengono applicati solo al capitale dovuti, ma anche a quelli maturati. Esso si applica a mutui o conti di deposito, e gli interessi diventano capitale da restituire.

Qualunque forma di anatocismo, è stato, comunque, reso illegittimo dalla Legge di Stabilità numero 147/2013, e le somme pagate con l’applicazione di questa prassi devono essere rese, con gli interessi legali. Nel 2016, l’anatocismo è stato reintrodotto, ma rimane comunque vietato per gli interessi debitori, ovvero quelli che sono a carico del cliente della banca.

Come difendersi dall’anatocismo bancario

Dal 1950 al 2000, qualunque azienda o cittadino può essere stato soggetto all’anatocismo bancario, subendo degli addebiti illeciti, ed una volta che ciò è stato accertato, si può chiedere un rimborso all’istituto di credito in questione, se il conto corrente presso di esso non è stato chiuso o è stato chiuso da meno di dieci anni.

La restituzione degli interessi, consente di avere un potere contrattuale verso la banca, e può essere un fattore decisivo se si decide di rinegoziare certi contratti, sospendere l’esecutività di decreti ingiuntivi, contrastare istante di fallimento poste dalla banca oppure affrontare delle procedure concorsuali o di fallimenti con ulteriori risorse.

In sostanza, per proteggersi dall’antocismo bancario è bene affidarsi a una buona assistenza legale, magari rivolgendosi a uno studio specializzato per questo genere di problemi economici.