Andamento del mercato immobiliare nel 2020: alcune considerazioni

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L’entrata nel vivo del nuovo anno è il momento buono per fare alcune considerazioni interessanti su un tema che riguarda molti cittadini, ossia quello relativo alle previsioni sull’andamento del mercato immobiliare nei prossimi mesi.

Il desiderio di acquistare casa rimane ancora primario per molti italiani, che vedono nel mattone il classico “bene rifugio” o un investimento da effettuare nel momento in cui lo si affitta ad altri… il tutto è testimoniato dal fatto che, da uno studio del patrimonio immobiliare italiano realizzato dall’Agenzia delle Entrate, almeno i tre quarti dei nuclei famigliari vivono in case di proprietà. Ma certamente l’acquisto di un immobile rimane non semplice, soprattutto considerando la problematica relativa al prezzo di acquisto, alle difficoltà delle famiglie per poter accedere a dei mutui affrontabili, e ai parametri economici che misurano il potere di acquisto e la ricchezza delle famiglie.

Un dato che spicca sopra tutti, e può essere considerato come punto di partenza dell’analisi, è proprio quello relativo alla crescita economica del Paese, con un PIL che stenta a decollare rispetto alla media dell’Eurozona; la misera crescita stimata dello 0,4% fa comprendere quanto siamo ancora ben lontani dal poterci considerare un Paese che si è realmente lasciato alle spalle le scorie della crisi economica degli ultimi anni; questa stagnazione porta a delle conseguenze semplici da comprendere:

  • minor ricchezza del Paese, maggior incidenza negativa sul reddito delle famiglie;
  • incidenza negativa sul mercato del lavoro con livello di occupazione più basso;
  • contrazione della domanda di mercato e dei prezzi di acquisto.

Trend del mercato immobiliare in Italia: i casi positivi

Ed è proprio questo il trend che continua a persistere in Italia anche sull’andamento dei prezzi degli immobili; mentre nel resto d’Europa si ha una tendenza alla crescita già da quest’anno, in Italia il prezzo medio delle case tende ad avere una debole crescita soltanto nelle regioni del Nord, avendo di contro una sensibile diminuzione al Centro ed al Sud, tenendo comunque conto che sussitono delle eccezioni alla regola in alcune città o zone geografiche; tra le regioni che sembrano avere un trend più positivo segnaliamo Toscana, Friuli, Trentino e Valle d’Aosta.

Sul buon andamento del mercato immobiliare toscano ci lascia un contributo scritto Italo Paccoi, apprezzato titolare di una nota agenzia immobiliare grossetana: “La Regione Toscana si mostra negli ultimi mesi in controtendenza con molte altre parti d’Italia, con miglioramento del trend di sviluppo delle transazioni immobiliari su tutte le Province; in particolar modo si registra un miglior andamento dei prezzi di vendita delle case soprattutto nelle zone di Lucca, Grosseto e Firenze; ovviamente non possiamo comunque considerare questo come un punto di arrivo, ma solo di partenza, in quanto solo con una crescita reale del potere di acquisto delle famiglie a livello nazionale si potranno avere degli effetti benefici sul comparto immobiliare italiano… molte famiglie non riescono ancora a sopperire alle spese richieste per l’acquisto della prima casa, tanti giovani che ne hanno l’opportunità subentrano in abitazioni appartenenti nel passato ad altri famigliari”.

Indicatori del mercato da tenere in considerazione

Alcuni indicatori che rendono complessa la transazione immobiliare e che non aiutano di certo nella ripresa dell’intero settore sono i seguenti:

  • incremento medio della prima rata del mutuo, già di per sé molto onerosa e dovuta agli interessi di preammortamento;
  • incremento medio della percentuale del tasso di interesse sul mutuo;
  • diminuzione del tempo medio richiesto per la restituzione del mutuo, che dai 24 anni massimi ha subito una discesa media fino a 22 anni.

Anche per tutti coloro che hanno la necessità di vendere casa in questo periodo, non si prospetta quindi una situazione semplice, considerando la poca propensione alla spesa delle famiglie e ai tempi di attesa per trovare. Una soluzione che ai più può apparire scontata resta quella di venire incontro alle esigenze dell’acquirente abbassando il prezzo di acquisto, cosa che comunque non trova assolutamente il favore dei venditori, in quanto difficilmente si accetta il fatto che per vendere si debba perdere qualcosa rispetto al valore che avrebbe realmente l’immobile; il problema deriva, però, dall’offerta molto ampia di immobili che sono presenti nel territorio e che rendono conseguente il calo del prezzo per quella che è semplicemente una dura legge di mercato.

Se non vogliamo attendere che la situazione economica complessiva migliori al punto tale da rendere nuovamente florido il mercato immobiliare, le cose da fare sono sempre le solite se si vuole rendere appetibile la casa:

  • fare in modo che sia una casa con bassi consumi energetici, cosa che oggi è molto apprezzata dalle famiglie che non vogliono subire delle bollette troppo salate;
  • che sia ristrutturata e con un aspetto impeccabile, in questo senso quelli che vengono ritenuti degli interventi di poco conto all’occhio di un compratore possono essere particolarmente rilevanti;
  • migliorare l’appetibilità anche degli elettrodomestici che sono al suo interno rappresenta sicuramente un ottimo viatico per invogliare il compratore;
  • favorire la tecnica dell’home staging, ossia di aprire la casa ai potenziali acquirenti in una precisa giornata stabilita, cosa che può essere organizzata con il contributo dell’agenzia immobiliare.