Aprire un conto all’estero non è illegale, in quanto il denaro è sempre un bene mobile, ma quali sono le procedure da seguire? Dove si consiglia di aprirlo? Quali sono i rischi e i vantaggi?
Dove aprire un conto all’estero
Quando si vuole aprire un conto all’estero, il primo paese che viene in mente a molte persone è la Svizzera, ma non è così semplice come sembra. Le banche di questo paese, infatti, richiedono un versamento minimo considerevole e le spese di gestione sono alte.
Tra gli altri paesi in cui si consiglia di depositare dei soldi, si possono includere:
- l’Inghilterra, le cui banche offrono ai correntisti diversi vantaggi e sono sicure, in quanto sono anche solide nel loro settore;
- la Germania, che ha istituto di crediti solidi, con un alto grado di sicurezza;
- la Spagna, i cui istituti bancari offrono numerosi vantaggi e una buona qualità nei loro servizi;
- l’Austria, con banche che offrono conti correnti con un canone mensile che può andare dai cinque ai venticinque euro, ma non prevedono un obbligo di versamento iniziale;
- il Belgio, ma anche le sue banche richiedono un importo alto, come la Svizzera, per chi non è residente;
- la Slovacchia, che negli ultimi anni sta emergendo nel settore bancario, ed anche le sue banche presentano alti livelli di sicurezza;
- Cipro, considerato un paradiso fiscale, e quindi prima di aprirvi un conto è bene effettuare i dovuti controlli;
- il Brasile, che ha un sistema bancario in crescita, e gli istituti di crediti offrono una gran sicurezza.
Come aprire un conto e i rischi
C’è da dire che qualunque conto si apra all’estero, a prescindere dal tipo e dal paese, bisogna comunque inserirlo nella dichiarazione dei redditi. Le modalità di apertura di un conto corrente all’estero, poi, possono variare dall’istituto, ma ovvio che bisogna fornire un documento d’identità e il codice fiscale.
E’ ovvio che come qualunque operazione, aprire un conto corrente nel proprio paese o all’estero comporta sempre dei rischi. In entrambi i casi, è importante rispettare le norme fiscali, per evitare accuse di evasione o riciclaggio di denaro. Bisogna, inoltre, assicurarsi che la banca sia solida e se si è poco esperti del settore è bene rivolgersi a degli esperti. E’ anche vero che l’Unione Europea, in caso di fallimento di una banca, ha emanato delle norme che proteggono i correntisti, con fondi che arrivano fino ad un limite di 100,000 euro.
In sintesi, quando si deve scegliere dove aprire un conto all’estero, bisogna considerare: la sicurezza della banca, i suoi tassi di interesse, le spese, i costi, i servizi online (questi ultimi importanti se si gestiscono conti e operazioni da un altro paese) e quelli accessori.