Art 39 costituzione: che cosa stabilisce? A chi interessa?

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I riferimenti giuridici che disciplinano la Costituzione italiana definiscono le norme e i rapporti che regolano l’andamento della società civile, sia in un senso che nell’altro. La vasta gamma di leggi e di specifiche in tal senso permettono, quindi, di avere delle linee guida per ogni genere di ambito. L’art 39 costituzione fa parte di una sezione cruciale per lo sviluppo economico e la crescita sociale del paese. Inoltre, i suoi caratteri distintivi sorreggono le basi della sfera professionale tricolore, una dimensione ricca di sfaccettature soggette a delle variazioni in linea con quelle che sono le evoluzioni del mercato.

Art 39 costituzione: cos’è?

Entrando nel dettaglio della faccenda introdotta nel precedente paragrafo, si può dire che l’articolo 39 della Costituzione italiana sia incentrato sull’organizzazione sindacale. Parte integrante del Titolo III, ossia quel quadro di riferimento giuridico per disciplinare i rapporti economici, la norma in questione rafforza i vantaggi di uno Stato sociale, ossia quel novero di politiche che tutelano i cittadini da qualsivoglia tipologia di rischio. A cominciare da quello delle discriminazioni tra le varie classi sociali, una nota dolente che purtroppo influenza ancora numerose dinamiche sociali e professionali, in Italia così come nel resto del mondo.

Ebbene, l’art 39 costituzione dà la possibilità ai lavoratori di imbastire delle organizzazioni sindacali come forma di autotutela per gli interessi dei membri che ne fanno parte. Questa libertà fa il paio con la libertà di associazione disciplinata dall’articolo 18 della Costituzione italiana assimilandone le peculiarità essenziali. Pertanto, ogni lavoratore può aderire o meno a un sindacato. Quest’ultimo, poi, ha la piena liberta negoziale, amministrativa ed organizzativa per definire uno statuto e le sue attività principali. A ciò, poi, si aggiunge anche un ampio margine di manovra per la propaganda mediante gli strumenti che lo stesso sindacato rietine più appropriato. Insomma, appare evidente che ci si trovi dinanzi ad un elemento fondamentale della società italiana, il cui ruolo è stato decisivo soprattutto in determinati periodi storici del paese.

A chi si riferisce l’articolo sull’organizzazione sindacale?

Vien da sé che l’art 39 costituzione sia il punto di riferimento per antonomasia dei sindacati, quelle realtà che rappresentano le parti sociali legate all’universo professionale. Sebbene venga data (come visto poc’anzi) molta libertà, l’articolo in questione impone ai sindacati una registrazione presso degli appositi uffici periferici o centrali. In aggiunta a ciò, la registrazione è vincolata da un’organizzazione su base democratica. In questo modo, il sindacato di turno acquisirà quella personalità giuridica necessaria per delineare dei contratti collettivi erga omnes, ovvero efficace nei confronti di tutti.

C’è da dire, però, che la storia passata e recente dell’organizzazione sindacale italiana presenta parecchie zone d’ombra. Difatti, capita spesso e volentieri che i sindacati non seguano la prassi legata alla registrazione ed operano indisturbatamente. Ciò riguarda, ovviamente, sia le organizzazioni sindacali delle imprese che quelle relative ai lavoratori autonomi o ai liberi professionisti. In ogni caso, si può dire che la loro attività sia estremamente importante poiché permette a chiunque di avere quel raccordo fondamentale per orientarsi all’interno di una branca eterogenea fatta di precarietà e di condizioni stringenti.