Banca vaticana: qual è la storia dello IOR? Qual è il suo fatturato?

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Lo IOR, acronimo di Istituto per le Opere di Religione, è un’istituzione finanziaria pubblica nata nel 1942, in periodo di guerra. Viene spesso definita la banca vaticana centrale, ma non è proprio così. La sua sede si trova presso la città del Vaticano, ed è stato fin da subito definito “ente centrale della Chiesa cattolica”. Questo proprio per sottolineare la sua autonomia che non lo vede direttamente collegato alla Curia Romana. Una distanza che però non significa che i suoi responsabili non debbano tener conto della Santa sede, infatti, vi è una commissione di cardinali che risponde alla Segreteria di Stato e in ultima istanza al Papa. Il presidente attuale è Jean- Baptiste de Franssu, di origini francesi, mentre il direttore generale è Gian Franco Mammì.

Banca vaticana: qual è la storia dello IOR?

Lo IOR, Istituto per le Opere di Religione, viene spesso confuso con la banca centrale vaticana, ma non è proprio così, diciamo che il ruolo di banca della Santa Sede è affidato all’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica). La sua nascita si colloca durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1942, da papa Pio XII, in un periodo difficile per le condizioni in cui la popolazione era costretta a vivere, tra miseria e bombardamenti. Lo scopo fu quello di far emergere la sua autonomia nei riguardi della Curia Romana, a cui però rimane sempre sottoposta a controllo.

La sede dello IOR si trova nella città del Vaticano, la cui sede è stata costruita nel 1453, nel torrione Niccolò V, Palazzo “Sisto V”, conosciuto come la residenza del pontefice. Lo scopo principale dell’Istituto per le Opere di Religione, viene riportato all’interno dello Statuto del 2019, all’art II, secondo cui deve provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni mobili e immobili ad esso trasferiti o affidati da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità.
L’Istituto pertanto accetta beni con la destinazione, almeno parziale e futura, di cui al precedente comma. L’Istituto può accettare depositi di beni da parte di Enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Fino al 2013, tutti le movimentazioni dello IOR potevano esser visionate solo dal Papa, dal collegio dei cardinali che gestisce l’Istituto, dal Prelato dell’Istituto, dal Consiglio di sovrintendenza, dalla Direzione generale e dai revisori dei conti. Ma, visti anche i diversi scandali che hanno visto protagonista l’Istituto, a partire dal 1 ottobre 2013, proprio per rendere il tutto più trasparente, il bilancio dello IOR può essere visionato sul sito ufficiale.

Banca vaticana: qual è la storia dello IOR? Qual è il suo fatturato?

Come anticipato lo IOR è gestito da professionisti bancari, dove sono presenti un presidente e un direttore generale, che non devono necessariamente ricoprire anche ruoli religiosi. Tutte le movimentazioni vengono riferite al Papa e a un collegio di sei cardinali, da lui nominati, la cui carica ha la durata di un quinquennio. Fino al 2013, tutti le movimentazione dello IOR potevano esser visionate solo dal Papa, dal collegio dei cardinali che gestisce l’Istituto, dal Prelato dell’Istituto, dal Consiglio di sovrintendenza, dalla Direzione generale e dai revisori dei conti. Ma, visti anche i diversi scandali che lo hanno visto protagonista, a partire dal 1 ottobre 2013, proprio per rendere il tutto più trasparente, il bilancio dello IOR può essere visionato sul sito ufficiale. Secondo quanto riportato nel bilancio del 2019, il patrimonio dell’Istituto si aggira intorno ai 600 milioni di euro, con un utile netto di 38 milioni.