Brillanti: come riconoscerli? Cosa li differenzia dai diamanti? Come si valutano?

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In molti pensano che i brillanti e i diamanti siano la stessa cosa, ma non è così, e di sicuro non hanno il loro stesso valore. Ma come si fa a distinguerli? Come si fa a valutarli? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

La differenza tra i brillanti e i diamanti

Quando si parla di un brillante, non si fa riferimento a una pietra preziosa in particolare, ma ad un taglio, che si distingue per le sue 57 o 58 facce, che va a incidere anche sulla sua grandezza, la sua purezza e la sua simmetria. Ovviamente, questo taglio non si utilizza solo sui diamanti, ed è bene assicurarsi che la pietra in questione non sia falsa.

Questo taglio in particolare, conferisce alla pietra una brillantezza differente, da quella di altri tagli, il che va a incidere anche sul suo costo, ma per il diamante questo è senz’altro il taglio più diffuso e ricercato.

Come si valuta?

Per valutare qualunque pietra preziosa, è necessario rivolgersi a un esperto, ovvero un gioiellerie, la cui competenza deve essere comprovata, e per controllare i prezzi dei brillanti, è necessario fare riferimento alle quotazioni dei diamanti o delle pietre preziose, che si possono controllare su dei siti internet di finanza, in tempo reale.

Il prezzo di un brillante, si valuta in base al carato e alla purezza del diamante. Ad esempio, un brillante di diamante di un carato, di ottima qualità e fattura, può arrivare a costare fino ad 8000 euro. Uno sintetico, invece, ha un prezzo che si aggira attorno alla cifra di venti euro.