Calcolare cessione del quinto: in che modo? E’ possibile farlo online?

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I lavoratori dipendenti e i pensionanti sicuramente sapranno, superficialmente o no, che cos’è la cessione del quinto, ovvero un prestito con rimborso, a rate, studiato per loro. Per sapere come si possono calcolare, si può continuare a leggere questa pagina.

Che cos’è la cessione del quinto

Prima di capire come si calcola, è bene sapere che cos’è esattamente la cessione del quinto. In poche parole è un prestito personale al consumo, non legato a un acquisto, a medio o breve termine, che si può rimborsare versando fino a un quinto (ovvero il 20 %) dello stipendio o della pensioni netti, e non può superare questa somma.

Per farlo, si stipula con la propria banca o un istituto di credito, una cifra che andrà poi restituita a rate, e queste rate verranno versate dal datore di lavoro o da chi eroga la pensione.

A richiedere questo tipo di prestito, a tempo determinato (ovvero il termine del prestito non può superare una certa data) possono essere i lavoratori dipendenti, pubblici, privati o statali che siano, e i pensionati.

I lavoratori dipendenti che richiedono questo prestito devono avere un’età compresa tra i diciotto anni e l’età pensionabile, la residenza in Italia, un’anzianità di servizio maturata e una specifica tipologia di contratto. I pensionati, invece, oltre alla residenza in Italia, un’età che non superi gli ottantacinque anni e la titolarità della pensione.

Per la domanda, i lavoratori devono presentare alcuni documenti, ovvero il documento d’identità, il codice fiscale, le ultime due buste paga, il certificato di stipendio e il CUD. I pensionati, invece, al posto del certificato di stipendio devono portarne uno che dichiari che hanno diritto alla pensione.

Come calcolarlo

Il calcolo della cessione del quinto è un’operazione tutt’altro che complicata: basta calcolare il quinto dello stipendio netto. Quest’ultimo, viene calcolato in base alle ore di lavoro mensili, alla paga oraria e al numero delle mensilità. Chi desidera effettuare un calcolo preciso, può trovare online dei calcolatori, che daranno la cifra esatta inserendo nei campi richiesti la cifra del proprio stipendio e la percentuale del prestito.

Quando si decide di optare per un prestito del genere, tuttavia, bisogna anche valutare anche alcune condizioni e costi, ovvero il TAN (Tasso Annuo Nominale), il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), le spese istruttorie, ovvero i costi per la valutazione e la gestione della richiesta del finanziamento, le spese assicurative, perché per legge chi richiede questo prestito deve avere coperture assicurative per il suo impiego e per la garanzia del rischio vita (articolo 54 del DPR 180/1950), e le commissioni bancarie, ossia le spese amministrative dell’istituto di credito.

Sicuramente, questo prestito è conveniente per varie ragioni, soprattutto se il lavoratore che lo richiede ha in corso altri finanziamenti da saldare o è segnalato dal CRIF come cattivo pagatore.