Che si faccia un lavoro dipendente o indipendente, tutti ricevono una retribuzione netta mensile. Per calcolarla si parte dal lordo, e chi vuole saperne di più, può continuare a leggere questa pagina.
Come si compone la busta paga
Per calcolare lo stipendio, è importante sapere quali elementi si devono prendere in considerazione. Essenzialmente, la busta paga si compone da quattro sezioni:
- quella dei dati anagrafici, sia del lavoratore che del datore;
- quella delle somme percepite dal lavoratore;
- quella delle somme somme trattenute per fini fiscali e previdenziali, come le trattenute Irpef, detrazioni, etc;
- quella che riporta il calendario delle presenze, ovvero il numero di ore di lavoro svolte.
La retribuzione netta, è composta dalla paga base, della contingenza, degli scatti di anzianità e da altre indennità aggiunte in seguito. Questi elementi formano la paga lorda, ma c’è anche una parte variabile della retribuzione, che include gli straordinari, i permessi, le vacanze e i permessi per malattia. Le ferie e i permessi appena citati, vengono indicati subito dopo i dati del lavoratore e del datore di lavoro, mentre la tredicesima e la quattordicesima si trovano nella parte centrale della busta paga.
Altri dati che si possono includere nella busta paga, sono gli assegni familiari, che viene spesso indicato con la sigla ANF, la cui cifra dipende dal numero di componenti del nucleo famigliare, e il bonus Renzi, una somma di ottanta euro che il datore di lavoro versa ai lavoratori, assimilati, che hanno un reddito inferiore a ventiseimila euro.
Come si calcola lo stipendio netto
Quando si deve calcolare lo stipendio netto, partendo dalla somma lorda, si devono tenere conto di queste formule:
- reddito imponibile = retribuzione lorda – contributi INPS a carico dipendente;
- imposta lorda = Irpef + Addizionale Irpef regionale + Addizionale Irpef comunale;
- imposta netta = imposta lorda – detrazioni;
- detrazioni = detrazione del lavoro dipendente + eventuale detrazione per carichi familiari;
- retribuzione netta = reddito imponibile – imposta netta + eventuale bonus Renzi.
Le imposte lorde sono determinate applicando delle aliquote al reddito complessivo. Le suddette aliquote, in base all’Irpef del 2019 sono del 23 %, se le imposte arrivano fino a 15,000 euro, del 27 % tra i 15,000 e i 28,000 euro, del 38 % dai 28,000 ai 55,000 euro, del 41 % tra i 55,000 e i 75,000 euro, e del 43 % per cifre superiori a 75,000 euro.
Per quanto riguarda le detrazioni, ci sono anche in questo caso delle formule da applicare, in base al reddito complessivo. Se questo non è superiore a 8000 euro, la detrazione deve essere di circa 1880 euro, da rapportare al numero di giorni di lavoro del lavoratore in questione, dagli 8001 a 28,000 euro la detrazione può essere, in media, di 978 euro, dai 28,001 ai 55,000 euro, la stessa somma precedente, mentre per un reddito al di sopra dei 55,000 euro la detrazione è pari a zero.
Le addizionali Irpef, variano a seconda del periodo dell’anno. Da gennaio a novembre, il saldo addizionale comunale è relativo all’anno precedente, mentre da marzo a novembre è pari al 30 %.