Codice fiscale bloccato su Crm: ecco perché succede e cosa fare

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Il codice fiscale è necessario per identificare, tramite 16 caratteri alfanumerici, le persone e i rapporti che queste hanno con enti ed amministrazioni pubbliche. Ma quando si verifica il suo blocco? Cosa fare se esso si verifica sul CRM delle Poste Italiane?

Il blocco

Sono di due i tipi, i blocchi del codice fiscale che si possono verificare. Uno è il blocco tecnico, e ciò è un problema del sistema in cui si desidera accedere, che per motivi tecnici non riconosce il codice.

Vi è, poi, il blocco legale, dovuto a una direttiva di tipo fiscale, e ciò si può verificare, generalmente, per un indebito previdenziale, ossia quando un soggetto riceve delle prestazioni sociali a cui non aveva diritto.

Ci sono, poi, dei soggetti i cui codici fiscali sono inseriti in una lista presente nella piattaforma SCUP (Sistema Controllo Unificato Pagamenti), e a cui vengono sospese le prestazioni sociali, e ciò avviene nel caso di reati legati ad associazioni criminale, terroristiche o di stampo mafioso.

E’ anche possibile che a volte, quando si cerca di usare in qualche sistema il codice fiscale ed esso risulti bloccato, che dietro ci sia una truffa.

Codice fiscale bloccato sul CRM

Il CRM è un sistema delle Poste Italiane, e su di esso un blocco tecnico può verificarsi nella fase di registrazione o all’aggiunta di un altra Carta Postepay. Di solito, ciò avviene per un malfunzionamento del Browser o per una pessima connessione, e si consiglia di riprovare ad usarlo dopo un’ora, ma se ancora non funziona, è possibile telefonare a due numeri di telefono rilasciati dalle Poste Italiane, ovvero l’803160, per la linea fissa, o l’199100160, se si chiama dal cellulare.

Si deve tenere presente che il blocco di questo sistema è dovuto anche a un protocollo di sicurezza, che protegge i dati, e può “sospettare” che ci siano terzi che stanno agendo. La cosa migliore, è seguire le indicazioni dei tecnici delle Poste Italiane, ma è bene effettuare una pulizia della cronologia, del proprio Browser, cercando di ripulire soprattutto i cookies e i cache. Un’altra cosa da fare, è riaccendere il modem, se la propria connessione non è buona.

In casi estremi, ci si può recare all’Ufficio Postale, presentando all’operatore il proprio documento di riconoscimento, il codice fiscale, le carte prepagate del circuito delle Poste e l’e-mail del proprio account.