Codice tributo 3805: cos’è, cosa significa e quando si utilizza

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Il codice tributo 3805 viene usato di frequente da parte dei contribuenti che necessitano di versare degli interessi per uno o più pagamenti rateizzati all’IRAP (Imposta Regione sulle Attività Produttive). E’ un tributo regionale, che grava sul ricavato di un’azienda o di soggetti fisici che esercitano delle attività specifiche.

Quando si utilizza e come si calcola l’importo rateale

L’IRAP, che si paga attraverso questo codice tributo, è una tassa a carico delle imprese, e devono pagarla soggetti fisici, enti o società che operano nel settore commerciale o che esercitano un lavoro autonomo. A questi si possono aggiungere enti privati che operano nel settore privato (non commerciale), ai produttori agricoli soggetti all’esonero dell’IVA e ad amministrazione pubbliche.

Per calcolare l’importo da pagare, si devono considerare se il soggetto che deve pagarla sia una singola persona fisica, un ente o un’impresa. Ognuno ha una base imponibile diversa, stabiliti dalle normative dell’Irpef e dell’Ires. Un’altra aliquota, invece, si basa su una legge valida a livello nazionale, e che le Regioni possono aumentare fino a un certo punto. Nel 2016, ad esempio, l’aliquota di base era del 4,82% per le aziende.

Questa tassa si paga in due rate, ovvero l’acconto e il saldo, di cui il primo (che deve essere circa del 40 % della somma totale) si deve saldare entro il 16 giugno, mentre il resto entro il 30 novembre.

L’acconto può essere dilazionato per un massimo di sei rate mensili, ed in questo caso si può utilizzare il codice tributo 3805. In questo caso, si dovrà tenere conto anche del tasso d’interesse, che sarà separato dall’importo dell’IRAP.

Come inserire il codice tributo nel Modello F24

Questo codice tributo, va inserito nella sezione “Erario”, nell’area indicata come “Imposte dirette – IVA – Ritenute alla fonte – Altri tributi e interessi“, e bisogna compilare le colonne denominate come:

  • codice tributo, in cui va inserito il nome;
  • anno di riferimento, dove si specifica l’anno in cui bisogna saldare il pagamento;
  • importi a debito versati, nella quale si indica l’importo da pagare;
  • Totale A, in cui si indicano gli importi a debito della sezione Erario;
  • Totale B, che riguarda gli importi a credito, sempre della sezione Erario;
  • Saldo (A – B), in cui si indica, per l’appunto, il totale A e B.

Le altre colonne non vanno compilate, ma bisogna ricordare che nella modalità di rateizzazione, quando di posticipa il saldo, il tasso d’interesse può aumentare di circa lo 0,4%.

C’è da aggiungere che se l’imposta è inferiore a 21 euro, per i soggetti Ires, a 51,65 euro, in caso di persone fisiche o società Snc, pagare l’acconto IRAP non è necessario. Lo stesso vale per il primo acconto IRAP, se non è superiore a 103 euro.