Il codice tributo 3847 indica l’acconto dell’addizionale comunale Irpef, pagata tramite una formula di autotassazione. L’addizionale viene aggiunta dai comuni, e può arrivare, al massimo, allo 0,8 % della somma totale, da pagare in due rate, di cui l’acconto è pari al 30 %. Ma come si usa? Come si deve inserire nel modello F24?
Come si usa e come funziona
L’Agenzia delle Entrate stabilisce che questo codice deve essere utilizzato per l’acconto dell’addizionale Irpef, nel modello F24. E’ fondamentale, inserire nel modello l’addizionale corretto, identificandolo con un codice del comune, entro il 31 dicembre dell’anno in questione.
Questo versamento, tuttavia, può essere suddiviso in nove rate, dal mese di marzo fino a novembre, ma il saldo deve essere pagato entro gennaio.
Per quanto riguarda il saldo, se ci fossero delle compensazioni o un saldo pari a zero, è necessario pagarlo tramite canali dell’Agenzia delle Entrate, ma se è positivo e senza alcune compensazione, si può fare anche tramite l’Home Banking.
I privati che non usano la partita IVA, tuttavia, dovranno sempre recarsi presso gli sportelli della banca, degli uffici postali o dell’Agenzia delle Entrate, per effettuare il versamento del pagamento.
Come inserirlo nel modello F24
Nel modello F24 questo codice va inserito nella “Sezione ed altri tributi locali“, e si dovranno riempire le colonne:
- codice ente/codice comune, con il quale si fa riferimento al proprio comune;
- codice tributo, dove inserirlo;
- rateazione/mese rif., nel quale vanno specificate la rata che si paga e la rata prescelta, con gli appositi codici;
- anno di riferimento;
- importi a debito versati, nel quale va inserito, per l’appunto, l’importo a debito.
Ed oltre a queste colonne, non bisogna dimenticare le colonne riguardanti il totale G, il totale H ed il saldo totale, ricavato da entrambi.
Se ci si dovesse accorgere di qualche errore nel compilare il modulo, si dovrà segnalare all’Agenzia delle Entrate, tramite la propria pagina, o usare il servizio civis modifica 24, disponibile online.
Se il problema è il mancato pagamento, o l’insufficienza, nell’acconto, si dovrà effettuare un ravvedimento operoso usando altri due codici tributo: l’8926, che indica la sanzione, e il 1998, che fa riferimento agli interessi.