Codice tributo 3848: cos’è e a cosa si riferisce?

16703

Il codice tributo 3848 va inserito nel modello F24, per eseguire un pagamento dell’addizionale comunale Irpef, trattenuta dal sostituto d’imposta. Questo versamento deve essere effettuato entro il 16 aprile, riferendosi ai redditi sul lavoro dipendente registrati fino al 31 marzo.

A cosa si riferisce il codice tributo 3848

La tassa a cui si riferisce questo codice tributo, si deve includere in quella delle ritenute Iperfef della busta paga, di ogni lavoratore, tra le addizionali da versare ad ogni Comune di residenza e alla Regione.

Quando si deve versare il pagamento al Comune, il contribuente deve versare all’Irpef comunale, due pagamenti, ovvero:

  • l’acconto, che rappresenta il 30 % del totale, che si paga con il codice tributo 3847;

  • il saldo dell’imposta, il restante 70 % della somma.

Il codice tributo 3848 fa riferimento proprio al saldo d’imposta citato, in modo da evitare un iter complicato, per poter valutare i propri crediti e debiti, ed evitare eventuali errori. Questo codice può essere utilizzato anche per compensare dei crediti verso lo stato, in relazione ad altre imposte.

Nel modello F24, questo codice tributo va introdotto nella “Sezione IMU ed altri tributi locali”, dove vanno inseriti il codice del Comune, il codice tributo, il mese di riferimento, l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento, l’importo del debito, la somma degli importi a debito e a creduto indicati nella sezione e l’importo totale.

Cosa fare se non si salda il pagamento

Chi non dovesse riuscire a versare l’imposta, può rivolgersi all’istituto del ravvedimento operoso, versando così una sanzione ridotta, da inserire di nuovo nel modello F24 con il codice tributo 8926, mentre gli altri interessi legali devono essere identificati con il codice 1998.

Questa sanzione, va calcolata in base ai giorni di ritardo in cui si fa il ravvedimento. Se il ritardo è di due settimane, ad esempio, si deve attribuire alla somma un 0,2 % in più, per un mese la sanzione è parti al 3 %, mentre oltre è pari al 4,2 % della somma da pagare. Se si superano i due anni, l’aumento arriva fino al 5 %.