Il codice tributo 7085 è uno dei tanti codici che vanno inseriti nel modello F24, ed ha la funzione di liquidare la tassa annuale di vidimazione sui libri sociali, conosciuta come Concessione Governativa per le imprese, e va comunicata entro il 16 marzo.
Cos’è e chi la deve versare
In pratica, il codice tributo 7085 serve per liquidare la tassa annuale che provvede alla bollatura e alla numerazioni dei vari libri e registri sociali, che va versata nella misura dei forfait, a prescindere dal numero di questi testi utilizzati. Si può determinarne l’importante totale partendo dal primo gennaio dell’anno in questione.
Questa imposta, è riservata alle categorie di contribuenti che hanno delle imprese S.p.A, S.r.l ed S.a.p.a, società consortili a responsabilità limitata, società in liquidazione, società sottoposte a concorsi, consorzi ed aziende speciali legati ad enti territoriali, che sono stati registrati dalla ex legge 142, dell’8/6/1990.
Sono esclusi, invece, dal pagamento di questa tassa le società fallite, cooperative e società di mutua assicurazione, società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro (che siano affiliate alla Federazione sportiva nazionale) e ai consorzi che non siano una società consortile.
E’ possibile, tuttavia, che l’imposta in questione venga compensata con altri tributi, se rientrano nella cifra annuale 515.456,90 euro, che rappresenta un massimo delle compensazioni che possono essere ammesse.
Come si calcola
Il calcolo della prima rata di questa tassa, è determinata dal capitale o fondo di dotazione. Se quest’ultimo è di un importo superiore a 515.456,90 euro, sarà pari a 516,46 euro. Se invece la cifra è inferiore, la tassa è di circa 309,87 euro. Si potrò pagare questa tassa entro l’anno o quello successivo dall’inizio dell’attività.
Se nel corso dell’anno fiscale il capitale sociale della ditta subisce delle variazioni, si dovrà effettuare un conto diverso l’anno successivo, tramite un bollettino intestate all’Ufficio delle Entrate, prima di presentare una dichiarazione di inizio attività.
Nel modello F24, questo codice va inserito nella sezione Erario, facendo riferimento all’anno corrente e l’importo da versare. Se non si presenta il modello entro la scadenza fissata, ovvero il 16 marzo, si rischia una sanzione che prevede il versamento di una cifra pari al 30 % dell’importo che si doveva, e si paga tramite il modello F23, indicando il codice tributo 678T.
Per qualsiasi chiarimento, è possibile rivolgersi all’Agenzia delle Entrare o al proprio commercialista, per evitare di pagare la cifra errata (o magari pagare una tassa che non si dovrebbe versare).