I contratti forward sono dei contratti a termine che si distinguono per essere stipulati al di fuori dei mercati regolamentati. Ma quali sono le loro caratteristiche? Che cosa li differenzia da quelli effettuati nei mercati regolamentati, ovvero i contratti futures?
Caratteristiche e finalità dei forward
Sembra che questo genere di contratti risalgano già al Quattrocento, quando cominciarono a svilupparsi i primi siti commerciali sia in Italia che nelle Fiandre, e i commercianti cominciavano a vendere la loro merce a campione per impegnarsi a consegnarli a un determinato prezzo ad una data fissata, con un regolare documento che attestava la vendita.
Attualmente, nei contratti forward si regolamentano dei determinati dati della compravendita, ovvero le caratteristiche della merce o del bene, la loro quantità e il prezzo, al fine di speculare e coprire le speculare. L’acquirente di tale contratto può acquistare dei beni con pagamenti differenti, in modo da proteggersi dall’eventuale aumento dei costi, mentre il venditore si pone di coprire tali flessioni dei prezzi.
Si può fare un esempio: mettiamo che un soggetto x venda un’immobile al soggetto y, per un prezzo di 20000 euro, e il pagamento deve avvenire, secondo contratto, al momento della consegna delle chiavi e dei documenti di proprietà dell’immobile, una volta pronte entrambe le parte, e di comune accordo i due possono posticipare la consegna e il pagamento entro trenta giorni dalla data già fissata.
Le differenze con i contatti futures
I contratti futures, a differenza dei forward, si distinguono non solo per essere stati negoziati su mercati regolamentati, ma anche per essere conformi a determinati standard, che sia per l’oggetto, per il prezzo, per le dimensioni, etc.
Tali standard, possono aumentare notevolmente la liquidità, in quanto per le transazioni future sono previste una clearing house, ovvero una controparte unica, che in Italia è la Cassa di compensazione e garanzia, che ha il compito di garantire che le operazioni vadano a buon fine, liquidando le perdite e assicurando i profitti ad entrambe le parti. Presso i mercati italiani, per tale fine, vi è il sistema dei margini, che prevede di versare in principio una garanzia, al fine di correggere questa garanzia per utili e perdite.