Contratto stage: quanto può durare? Che diritti ha il lavoratore?

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Occupare una posizione lavorativa necessita di esperienza. Un’esperienza che nel mondo universitario, nella maggior parte delle facoltà, si limita allo studio della teoria, ricordando però l’importanza della pratica e della formazione sul campo. Dunque, una volta terminata l’università, ecco che i giovani devono iniziare ad affacciarsi al mondo del lavoro. Inizialmente, per loro, non è sempre previsto un contratto immediato, bensì si tende a volerli inserire gradualmente all’interno del team, tramite un’esperienza di stage. In Italia, questo termine non sempre viene ben visto, a causa di coloro che utilizzano questa forma di lavoro per evitare assunzioni ed eventuali costi relativi, ma, secondo la legge, come precisa l’articolo 1 comma 723 il “tirocinio non costituisce rapporto di lavoro e non può essere utilizzato in sostituzione di lavoro dipendente”. Dunque, è chiaro che lo stage deve essere rivolto ai ragazzi con la possibilità di inserirsi poi in un’azienda. Lo stage, pur non essendo un vero e proprio contratto, come vedremo in seguito, ad esempio, non prevede ferie maturate o malattia, è una sorta di formazione-lavoro che ha diritti e doveri. 

Contratto stage: quanto può durare? Che diritti ha il lavoratore?

Fino al 2012, i ragazzi assunti con contratto stage non avevano gli stessi diritti che hanno oggi. In passato, ad esempio, lo stage non prevedeva necessariamente una retribuzione. Con la riforma del lavoro del Governo Monti, invece, molte cose sono cambiate. Ad esempio, attualmente un datore di lavoro che decide di far entrare uno stagista all’interno della propria azienda deve conoscere i diritti e i doveri prima di stipulare il contratto, informandolo sulla retribuzione, durata, ferie e permessi. Tra i diritti del lavoratore, troviamo:

  • Retribuzione adeguata: lo stagista deve ricevere una retribuzione minima di 300 euro lorde al mese. Fermo restando che l’importo del rimborso spese può variare da regione a regione.
  • Durata: il contratto di stage prevede un tirocinio, una forma di inserimento temporaneo, che dunque, non può durare per sempre. Anzi, una volta terminato, può seguire un’assunzione a tempo determinato o indeterminato all’interno della stessa azienda. La durata di un contratto di stage non deve superare i 6 mesi nel caso di inserimento formativo e orientamento, mentre non deve superare i 12 mesi nel caso di tirocinio di inserimento e reinserimento al lavoro (fatta eccezione per i soggetti disabili, a cui si può estendere il contratto fino a 24 mesi). E, lo stage deve durare minimo due mesi.
  • Orari: orari e giorni di lavoro devono essere concordati insieme al datore di lavoro prima di iniziare lo stage.
  • Ferie e permessi: lo stagista non possiede un vero e proprio contratto di lavoro, di conseguenza non matura ferie e permessi. In ogni caso può assentarsi, in caso di malattia o impegni, informando con anticipo il datore di lavoro. In caso di assenza per malattia non è necessario portare alcun certificato medico.
  • Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro: nonostante il contratto di stage non sia un vero e proprio contratto, il datore di lavoro è obbligato a tutelare lo stagista con un’assicurazione.