Cooperativa agricola: cosa fare per aprirla? Quanto costa?

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Le cooperative agricole coinvolgono più soci che operano, come suggerisce il nome, nel settore agricolo. Ma come si apre una tale attività? Quali requisiti deve avere? E quanto costa?

Cos’è una cooperativa agricola

Le cooperative sono quelle aziende che nascono dall’unione di più soggetti che cooperano tra loro, per raggiungere un unico obbiettivo, e nel caso delle cooperative agricole è quello si svolgere attività relative alle imprese agricole. Queste cooperative possono offrire anche ulteriori servizi, sempre nel settore selvi colturale, come le sistemazioni idrauliche o forestali.

Le cooperative agricole, hanno come obbiettivo finale, quella di coltivare, trasformare, conservare e distribuire prodotti agricoli e/o zootecnici. Oltre a ciò, cercano di recuperare i mutui tra i soci che la costituiscono. Se ne possono distinguere due tipologie: una incentrata sulla produzione agricola e di allevamento, mentre l’altra riguarda solo gli agricoltori.

Le cooperative, in generale, sono imprese democratiche, controllate dai soci che vi partecipano ed esprimono nelle assemblee il proprio voto, con le stesse procedure previste per le altre società. A differenza di altre società, il peso del voto, a prescindere dal capitale investito dal socio, ha lo stesso valore.

Come si apre una cooperativa agricola e quanto costa

Per aprire una cooperativa, è necessario che i soci siano come minimo tre. Spesso queste cooperative vedono come soci più agricoltori ed allevatori, che formando una società del genere ottengono degli sgravi fiscali. E’ ovvio che questi soci devono essere i titoli dell’azienda e la loro responsabilità è limitata, se sono più di nove.

Il valore minimo di capitale sociale, di questi cooperative, non c’è, ma ogni socio deve versare una quota che parte dai 25 ai 100,000 euro. La cifra di tale quota dipende da vari fattori, come le spese di costituzione, l’iscrizione al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio e all’Albo Nazione delle Cooperative, la parcella del notaio, l’acquisto e la vidimazione dei registri contabili e libri sociali. Approssimativamente, il capitale sociale di una cooperative deve aggirarsi come minimo tra i 2000 e i 2500 euro.

La legge prevede diverse agevolazioni fiscali per questo tipo di imprese. Nell’iscrizione all’albo, ad esempio, sono soggette all’IRES per una parte degli utili annuali netti, che si aggirano attorno al 30 %. Nel caso di cooperative, si parla, nel caso degli importi assegni ai soci, ai ristorni, deducibili dall’utile dell’esercizio.