Il documento di trasporto, noto con l’acronimo DDT, è un documento che la legge italiana prevede per il trasporto delle merci, e ha sostituito in vari casi la bolla di accompagnamento, introdotto nel 1978 con il DPR 472/96. Ma a che cosa serve? Che dati comprende?
Per cosa si usa
Il DDT è un documento commerciale, che ha la funzione di accompagnare la merce durante il trasporto, certificandone il trasferimento dal venditore al compratore, in duplice copia, in quanto una rimane al venditore e l’altra a chi la compra la merce.
La consegna sia del prodotto che del DDT può essere effettuato sia dal venditore che chi consegna la merce e se ne assume la responsabilità. Oltre ad essere un documento fiscale, esso è anche di carattere civilistico, ed è necessario per garantire la merce, nel caso venga danneggiata o smarrita, e la sua forma può essere cartacea o digitale, e si può spedire sia per e-mail che per via fax, una volta spedita anche la marce.
Nel caso in cui la merce venga danneggiato o altro, si può emettere anche un DDT per reso, di cui esistono varie tipologie, come quello omaggio, in cui si alleghi anche altri prodotti in regalo, senza che il cliente paghi altro, oppure per conto riparazione, se deve essere riparata ed in seguito rispedita al cliente.
I dati del documento
In questo documento, tra i dati vi si deve includere:
- il numero identificativo del documento;
- la data della vendita e dell’invio della merce;
- i dati del compratore e del venditore, inclusa l’IVA;
- la descrizione e il numero dei prodotti, e ciò comprende anche il numero e peso dei colli;
- le informazioni riguardanti il trasporto, incluso chi deve effettuarlo;
- la data di consegna, se differenza da quella di emissione del documento;
- i prezzi unitari e totali, del cliente.