Il DDT non è altro che il Documento di Trasporto, obbligatorio durante lo spostamento di merci. Il DDT è il sostituto della nota Bolla di Accompagnamento, in vigore fino al 1996 e utilizzata, appunto, per permettere lo spostamento della merce. Dunque, il DDT è stato introdotto dal DPR 472/96 proprio in sostituzione di questo documento. È obbligatorio in tutti i casi di trasporto merci e deve essere emesso dal soggetto cedente. Ma, vediamo insieme i dettagli per saperne di più su questo Documento di Trasporto (DDT).
DDT: ecco a cosa serve questo documento
Il Documento di Trasporto, o DDT, è un documento obbligatorio che tutela lo spostamento della merce. Ha una validità fiscale e giustifica il perché si sta trasferendo la merce da una società all’altra. Il DDT deve essere emesso in duplice copia, cioè una copia deve rimanere al cedente e l’altra deve essere preparata per il destinatario. Può essere cartacea oppure elettronica, l’importante è che venga sempre emessa prima del trasferimento della merce e va conservata per almeno 10 anni, come tutti i documenti obbligatori ai fini di IVA. Mentre per quanto riguarda l’aspetto fiscale, il documento va conservato fino alla definizione degli accertamenti relativi al periodo d’imposta corrispondente.
DDT: cosa succede se la merce viaggia senza questo documento
Come già anticipato, questo documento è obbligatorio e, pertanto, la merce non può essere trasferita senza la sua emissione. Il DDT può essere emesso sia in forma cartacea che elettronica, cioè non deve essere fisicamente apposto sulla merce ma, in caso di controllo, deve esserci la possibilità di verificare e certificare il trasferimento di merci tra venditore e acquirente. In caso di controllo, se la documentazione di trasporto non è presente sul mezzo di trasporto, scatta il fermo del mezzo e il conducente ha 2 mesi di tempo per consegnare la documentazione in regola. Nel caso in cui non vi sia la possibilità di provare l’emissione del Documento di Trasporto, il rischio è quello di illecito amministrativo con sanzioni che possono superare i 2000€. A questo punto, la differenza la farà la possibilità del conducente di provare che il trasporto merci stia avvenendo in modo regolare, in quel caso le sanzioni saranno più lievi, altrimenti il rischio è quello, oltre alla multa, anche del possibile fermo del veicolo per tre mesi.
DDT: quando è obbligatorio
L’emissione del Documento di Trasporto (DDT) è obbligatoria in tutti i casi di trasporto merci. Il documento, dopo essere stato emesso in duplice copia, una deve essere consegnata al venditore e l’altra all’acquirente. È importante che questa emissione avvenga prima della partenza della merce, in quanto deve certificare e accompagnare la spedizione sin dall’inizio. Se, si opta per l’emissione elettronica, essa deve sempre essere emessa prima della partenza della merce e, anche se non l’accompagnerà fisicamente durante il tragitto, dovrà essere inviata al cliente entro la mezzanotte del giorno in cui è partita la spedizione. Quando si deve preparare questo documento, è importante controllare che sia composto da tutti i dati obbligatori, per evitare problemi. Sul DDT devono essere riportati: il numero progressivo della fattura, la data della spedizione, i dati del venditore, dell’acquirente e, se necessario, anche di chi è incaricato a trasportare la merce, così come la quantità e tipologia della merce trasportata (suddivisa per categoria).