Chi non può recarsi al lavoro per una inabilità temporanea al lavoro, parziale o totale, può comunque ricevere dei sostegni economici, se ciò che l’ha provocata dipende dalla propria professione. Ma chi può richiederla? E come?
I requisiti per l’inabilità temporanea
Oltre a non essere in grado di svolgere la propria attività lavorativa per infortunio o malattia dovuti al lavoro, per ottenere l’indennità è necessario che il lavoratore:
- abbia un’inabilità minima di quaranta giorni;
- sia iscritto ad una cassa previdenziale da almeno un certo numero di anni, a seconda della propria professione, e vi rimanga anche durante la convalescenza. Per Inarcassa, ad esempio, l’iscrizione deve essere di almeno tre anni;
- non sia già pensionato.
Ovviamente, ogni lavoratore ha poi delle indennità previste anche nel contratto di lavoro, a seconda della propria professione, e nel caso di lavoratori autonomi, non si escludono delle specifiche polizze rilasciate da un ente assicurativo privato.
Ogni lavoratore può presentare la domanda alla casa di previdenza o all’INPS o alla propria compagnia assicurativa, a seconda dei casi. I singoli enti prevedono poi determinate procedure, per presentare la domanda, ma generalmente vi si richiede di allegare anche la documentazione medica.
Cosa prevede l’INAIL
L’INAIL si occupa proprio di gestire gli infortuni sul lavoro, e naturalmente prevede anche delle prestazioni economiche, sanitarie ed integrative. Chi è iscritto all’INAL le può ricevere in automatico, ma ci sono delle eccezione, come alcuni tipi di lavoratori autonomi, tipo i coltivatori diretti e gli artigiani, che non sono in regola con i premi assicurativi, oppure le casalinghe non iscritte che hanno un infortunio in casa.
Le prestazioni per reinserirsi al lavoro, poi, vengono erogate a seconda della malattia e delle esigenze personali. Tali interventi prevedono il recupero dell’autonomia tramite dispositivi tecnici e superamento o abbattimento di ciò che impedisce al lavoratore di tornare alla propria occupazione, come le barriere architettoniche.