Marca da bollo passaporto: a cosa serve? Quanto costa?

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Il passaporto è un documento necessario per chi viaggia al di fuori dell’Unione Europea e perché sia valido è necessario rinnovare ogni anno la marca da bollo. Ma a cosa serve quest’ultimo? Qual è il suo costo?

A che serve e i suoi costi

Adesso, con il passaporto elettronico è stato abolito il pagamento per la marca da bollo annuale, e si deve solo pagare, al momento del rilascio del documento:

  • una marca da bollo da 73,50 euro;
  • un bollettino postale, di 42,50 euro.

Il passaporto adesso può durare dieci anni, senza la marca da bollo annuale, e il contrassegno elettronico, da apporre sul passaporto al momento del rinnovo o del rilascio, si può acquistare anche dal tabaccaio. Il bollettino, invece, si deve pagare ad un ufficio delle Poste Italiane.

Per il rilascio di questo documento, oltre alla marca da bollo e il bollettino, di dovrà portare in questura, oltre al contrassegno telematico, un documento d’identità (sia l’originale che la fotocopia), un modulo per la domanda del passaporto e due fototessere. Nel caso si debba rinnovare, oltre a questi documenti si dovrà portare anche il passaporto scaduto. Se a richiedere un passaporto è un minorenne, dovrà essere accompagnato dai due genitori.

I tempi di rilascio possono variare, a seconda della questura, ma si consiglia di farlo almeno quattro o tre mesi prima della partenza. Se il rilascio deve avvenire in tempi brevi, si dovrà specificare il motivo dell’urgenza, che sia per malattia o per lavoro.

Quando il rilascio del passaporto viene negato

Bisogna tenere conto che il passaporto è un documento d’identità valido al di fuori dell’Unione Europea, e in alcune circostanze non viene rilasciato. Ad esempio, a un minorenne può non venire rilasciato senza il permesso di entrambi i genitori o dei tutori, e nel caso che i due coniugi siano separati o divorziati, si può richiedere l’autorizzazione ad un giudice tutelare.

Ovviamente non viene rilasciato a chi ha delle penalità in sospeso, e magari è agli arresti domiciliari. Ciò vale anche per chi non paga multe o ammende. Non viene rilasciato nemmeno a chi ha scontato la propria pena, ma ha commesso reati gravi.