Materie prime: come iniziare investire? E su quali?

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I mercati finanziari sono sempre altalenanti, e l’emergenza legata al COVID-19 non ha facilitato le cose, ma c’è sempre chi decide investire sulle materie prime. Ma come si inizia? E quali sono le materie prime giuste su cui investire?

Come iniziare

Per iniziare ad investire in materie prime, si può optare per il trading online, scegliendo la piattaforma giusta, o comunque sempre tramite un conto corrente su internet. Le modalità possono essere differenti da piattaforma a piattaforma, ma generalmente si scarica un modulo, si compila e si invia sempre per via telematica (oppure tramite le poste) e si attende la risposta dall’intermediario o dal broker.

Le materie prime, in seguito, si potranno acquistare sempre usando un conto online, ma generalmente si usufruisce degli EFT (Exchange-Traded Funds), un tipo di fondo di investimenti che replica l’andamento degli indici, e presente numerosi vantaggi, visto che non si deve dedicare troppo tempo alla tipologia di materia prima da investire, visto che sono i gestori dello stesso fondo, a farlo, e non richiede grandi somme di denaro. E’ vero, tuttavia, che ha degli svantaggi, a cominciare da quelli degli stessi fondi indicizzati, e presenta anche delle commissioni riguardanti le negoziazioni.

Prima di fare un investimento simile, è bene assicurarsi di rivolgersi all’intermediario giusto, che ci si registri su una piattaforma oppure no, e se non si opta per un fondo come gli EFT è necessario sempre controllare l’andamento di mercato, per investire nelle materie prime giuste.

Su quali materie prime investire?

Le materie prime su cui investire si possono distinguere per diverse tipologie, a cominciare dai metalli, come l’oro e l’argento, che sono tra i più noti, nonché più investiti, ma anche altri più comuni. Ma è anche possibile investire in prodotti energetici (petrolio, gas naturale, etano, etc), agricoli, come lo zucchero o il grano, e il bestiame.

Le migliori materie prime su cui investire, secondo alcune statistiche, sono:

  • l’oro, uno dei metalli più preziosi, che andrebbe acquistato quando aumenta la richiesta e, di conseguenza, anche il suo valore;
  • l’argento, il cui budget di investimento è più flessibile di quello dell’oro;
  • il platino, ancor più ricercato dell’oro e dell’argento, ed è circa una ventina di volte più raro del primo e quindi più caro;
  • il petrolio, importante per l’illuminazione, i trasporti, i riscaldamenti, etc, il cui prezzo varia a seconda dell’andamento dei mercati a livello globale;
  • il gas naturale, uno dei più puliti tra i combustibili fossili, i cui prezzi però oscillano giornalmente;
  • il caffè, i cui prezzi si abbassano o si alzano a seconda dei meccanismi e dell’andamento della produzione, ed i produttori non possono determinarne i costi;
  • il grano, uno degli alimenti indispensabili, che offre un piano di investimento più ampio.

Di queste materie prime appena citate, le più negoziate sono sicuramente l’oro, il petrolio e il gas naturale, mentre l’argento e il caffè, per il numero di negoziazioni, sono quelle più distaccate.