Quando si parla di mediazione creditizia, la legge italiana fa riferimento a chi se ne occupa, ovvero il mediatore creditizio, che identifica come chi mette in relazioni due o più parti per concludere un affare, senza essere in rapporti con una delle parti. Ma cosa fa di preciso? Come funziona la mediazioni? Hanno dei costi?
Chi è il mediatore creditizio
Il mediatore creditizio, o broker, è un professionista esperto che cerca di suggerire ai clienti la soluzione migliore in casi di prestiti, mutui ed altre operazioni finanziarie, soprattutto con le banche. Tuttavia, è bene non confonderlo con il consulente di credito.
A loro volta, questi mediatori si possono avvalere di collaboratori e dipendenti, che abbiano sostenuto un esame presso l’OAM (Organismo degli Agenti e Mediatori), che vigila sulle attività degli operatori di credito, ed ovviamente anche il broker deve avere sostenuto l’esame presso di esso.
In Italia, una figura come il mediatore di credito è stata inserita negli anni Novanta, basandosi sul modello britanni, visto che all’interno del mercato italiano si sono sviluppate due banche inglesi.
Le funzioni e i costi della mediazione creditizia
A prescindere da chi viene richiesta la consulenza, il mediatore creditizio deve mantenersi imparziale e cercare di far raggiungere un accordo ad entrambi le parte, in base alle norme di legge. Se, poi, il broker rimane all’oscuro di alcuni cause di invalidità, tale accordo si può anche annullare.
La consulenza di questo mediatore ha, naturalmente, un costo fisso, che dipende da determinati fattori, come la difficoltà della pratica o l’importo stabilito nell’accordo. Generalmente, un costo medio può rientrare tra gli 0,50 e il 2 %. Un mediatore creditizio, in media, guadagna 1689 euro al mese, e a pagarlo per la sua consulenza, in base alla legge italiana, devono essere entrambe le parti.