La sigla CRO sta per “codice riferimento operazione”, e i numeri a cui fa riferimento solo quelli del codice bancario, di undici cifre (quindici, nel caso delle poste), e per il sistema bancario è importante perché serve a determinare la validità e la tracciabilità di un versamento, soprattutto attraverso dei pagamenti on-line che comprendono una ricevuta, sempre digitale.
Come si ottiene e come funziona
Il codice CRO compare in automatico quando si effettua un bonifico, online o allo sportello di una filiale, ed è importante per controllare dei trasferimenti, con l’importo e il nome del destinatario. L’intestatario viene identificato dalla sesta cifra alla sedicesima.
Gli undici numeri presenti nel codice CRO, servono ad identificare l’attività bancaria, e possono differenziarsi tra il sistema bancario ed il SEPA. In pratica, permetterà a chi ha effettuato il pagamento di verificare che l’operazione di versamento sia stata fatta in maniera corretta.
Non va confuso con il codice CRI, che interessa le operazioni all’interno del sistema bancario, anche se hanno entrambi la stessa funzione.
Cosa fare se l’operazione bancaria non è corretta
La domanda che sorge spontanea, è come verificare, grazie ai numeri CRO, che il versamento sia stato effettuato correttamente e cosa fare, nel caso che l’operazione non sia andata a buon fine. Nei nuovi sistemi SEPA, il bonifico giunge al destinatario tra le ventiquattro e le quarantotto ore, ma se ciò non accade, può essersi verificato un problema.
La prima cosa da fare, in questo caso, è verificare che il numero CRO sia esatto, confrontandolo con il TRN, dalla sesta alla sedicesima cifra. In questo codice le cifre sono solo numeriche, e non dovrebbe essere presente nessun simbolo o lettera di alcun genere.
Nel caso che non sia stato versato nei tempi previsti, o non presenti le cifre giuste, si deve contattare l‘istituto bancario, per verificare il suo sistema, dando all’operatore le cifre del CRO. Se il problema è sorto all’origine, si dovrà contattare anche l’ordinante del bonifico, per controllare che i numeri del codice siano giusti.
Per essere sicuro che il codice CRO sia corretto, si può sempre verificare su siti online come Mind o Verificacro.it, nei quali si può inserire semplicemente il codice nel motore di ricerca. Ma bisogna fare attenzione, perché non sempre rispondono correttamente, soprattutto con i nuovi bonifici SEPA.
Il codice TRN
Prima si è accennato al codice TRN, la cui sigla sta per “Transation Reference Number”, composto da trenta cifre alfanumeriche, di cui dalla sesta all’undicesima comprendono il codice CRO.
Questo codice, sta andando a sostituire, nel sistema SEPA, il codice CRO, che ha inglobato. Emesso per la prima volta nel 2016, in contemporanea all’introduzione dei bonifici SEPA, e molti paesi dell’Europa, che fanno parte dell’Unione e non, li hanno accettato, nelle condizioni bancarie.