Conviene investire in obbligazioni estere?

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Vuoi imparare ad investire in obbligazioni estere? In questo articolo troverai le informazioni per iniziare ad approcciarti a questa tipologia di investimento. Di seguito, troverai informazioni, caratteristiche delle obbligazioni estere, funzionamento, rendimento, pro e contro. Continua la lettura per avere una risposta a tutte le tue domande.

Obbligazioni estere cosa sono?

Partendo dal principio, si ricorda che le obbligazioni sono titoli di debito che alla scadenza un possessore deve rimborsare con eventuali interessi alla società o ente che ha concesso il prestito. Esistono molti tipi di obbligazioni, tra cui si trovano anche le obbligazioni estere, ossia quelle obbligazioni che vengono concesse in un paese differente da quello che emette il prestito. Il prestito assumerà la valuta del paese in cui l’obbligazione è stata venduta.

Come investire in obbligazioni estere: pro e contro

Le obbligazioni estere in una asset allocation, si prestano idealmente se si vogliono diversificare le modalità di investimento. L’economia nazionale, stando ai dati statistici presentati recentemente sembra essere in fase di ripresa, ricordando però che i tassi sono a zero. Vista la situazione economica italiana, diventa consigliabile la diversificazione geografica dei propri investimenti per sfruttare le fasi di crescita di altri paesi che potranno compensare la mancanza italiana. Per scegliere le modalità, il tipo e gli strumenti per investire in obbligazioni estere dovrai valutare attentamente la dimensione del tuo capitale e i costi di gestione che andrai a sostenere. Le principali banche hanno sedi o corrispondenti in tutto il mondo e potrebbero quindi soddisfare questa esigenza, che è perfettamente lecita. L’apertura di un conto all’estero diventerebbe un’ulteriore diversificazione, tutelandoti in parte dall’eventuale rischio nel mercato italiano. Per scegliere il paese per investire in obbligazioni estere dovrai valutare attentamente i cali, i rialzi e gli andamenti dei mercati di quel determinato paese, analizzando molteplici fattori e in particolare gli equilibri economici. Per capire se un investimento in obbligazioni estere sia vantaggioso o meno ricorda sempre di prendere in considerazione il fattore tasso di interesse e il tasso di cambio dall’euro alla valuta locale.

Quali obbligazioni estere scegliere?

Come anticipato, scegliere il paese in cui investire in obbligazioni non è semplici e non automatico al contrario del pensare comune. Per cercare di capire al meglio i meccanismi che conducono alla scelta del paese, ecco un esempio:

Le obbligazioni in dollari USA emesse dal Venezuela hanno un ottimo rendimento di poco inferiore al 20%. Questi rendimenti vengono ricavati dal valore della cedola e dal prezzo oggi sotto i 100, che è conseguenza dell’elevata volatilità delle obbligazioni. Questo tipo d’investimento, oltre ad una elevata propensione al rischio, richiede un continuo aggiornamento sugli aspetti legati all’economia, in particolare del petrolio, e sui risvolti politici. Se invece vorrai limitare il rischio, pur mantenendo un buon rendimento intorno al 10%, potrai prendere in considerazione delle obbligazioni emesse dalla BEI in lira turca. Come per il Venezuela, dovrai seguire l’evoluzione economica e politica della Turchia, in questo caso però ridurrai parte del rischio limitandolo a quello di cambio. A ogni incasso della cedola e al rimborso dell’obbligazione, potrai valutare l’effettivo rendimento ottenuto, confrontando i valori del cambio con quello dell’acquisto .

Se desideri investire in obbligazioni estere con un alto rendimento, ecco alcuni punti chiave da seguire:

  1. Individua, a parità di durata, le obbligazioni che offrono cedole con il rendimento più alto possibile rispetto a quelle in euro.
  2. Preferisci le obbligazioni con scadenze temporali più brevi.
  3. Verifica l’andamento del rapporto di cambio con l’euro, individuando le motivazioni delle maggiori oscillazioni.
  4. Tieniti aggiornato sul rischio paese.
  5. Valuta le emissioni di emittenti sovranazionali, quali BEI BIRS. In questo modo si esclude il rischio emittente e si concentrerà il rischio solo sul cambio.
  6. Diversifica tra i paesi con economie emergenti, i paesi dell’Europa e degli Stati Uniti.
  7. Usa cedole a tasso fisso, limitano il rischio.