Qual è il costo dell’argento al grammo?

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L’argento è un metallo che viene usato per diverse applicazioni, dalla monetazione alla fotografia, e persino in campo industriale. I suoi giacimenti più grandi si trovano nel continente americano, in Australia ed in Cina. In Italia, si estrae soprattutto in Calabria e in Sardegna. Ma qual’è il suo valore al grammo, sul mercato? Conviene investirci?

Come e perché investire in argento?

Come per l’oro, è possibile investire in argento acquistando dei lingotti, dalla dimensione uniforme e facili da maneggiare. Non è escluso che si possa investire anche in monete d’argento: le vecchie monete da cinquecento lire, può variare da pochi euro fino a diecimila euro, in casi rari.

Un’altra alternativa, per investire in questa materia prima, è tramite i CFD (Contratti per Differenza), con i quali non è necessario comprare lingotti, e se il prezzo dell’argento dovesse scendere, si ha la possibilità di sfruttare i trend.

Viene da chiedersi se conviene investire in argento, ed una delle ragioni per farlo è che questa materia prima è più reperibile dell’oro, ed essendo usato molto di più si può anche comprare e rivendere facilmente.

Dipende sempre in che modo si decide di investire: le monete, i lingotti ed altri oggetti, ad esempio, si potranno rivendere come quelli d’oro, quando il suo valore di alza, ma se si investe con i CFD, forse le possibilità di guadagno saranno maggiori. Dipende sempre dal valore al grammo dell’argento, sul mercato.

Il prezzo dell’argento

Attualmente, secondo i dati del 1° aprile 2019, il prezzo attuale dell’argento, al grammo è di 0,4331 euro. Per i suoi costi, tuttavia, bisogna considerare anche il livello di purezza.

Anche la quantità è un fattore da considerare, in quanto ci sono tre soglie di valutazione, da considerare:

  • da 0 a 1499 grammi;
  • da 1500 a 4999 grammi;
  • dai 5000 grammi in su.

La tipologia dell’oggetto in argento, incide sul prezzo di vendita se esso può essere venduto di nuovo o venire fuso e poi lavorato nuovamente. In quest’ultimo caso, verrà valutato all’incirca il 25-30% in meno alle quotazioni della borsa. La suddetta percentuale può variare a secondo di chi lo acquista.

Ad esempio, uno degli argenti più venduti ed usati è l’Argento 800, una lega che all’80% è argento, mentre il restante 20 % è di rame, ed è usato spesso per gioielli, monili, vassoi, posate, etc. Questo particolare tipo di argento, attualmente è valutato attorno agli 0,27 euro.

Come vendere l’argento usato

Se si hanno degli oggetti d’argento e si vogliono rivendere in sicurezza, è importante osservare alcune regole. A cominciare, dalla scelta del negozio o dell’ente a cui ci si rivolge, che deve essere serio, e controllare la pesatura degli oggetti con una bilancia che rispetti i criteri previsti dalla legge.

E’ bene diffidare di chi non chiede i documenti, come la carta d’identità, e non li trascrive in appositi registri. Si devono valutare anche le spese dell’operazione di acquisto/vendita e richiederne una copia.

Ogni somma, inoltre, deve essere tracciabile, e se si supera il prezzo di cinquecento euro, non si devono richiedere in contati, ma optare per un’altra forma di pagamento.