Reversibilità ai figli: ecco che cos’è e come si può richiedere

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La pensione di reversibilità è una pensione che viene concessa ai “superstiti” di un pensionato deceduto, che stesse già percependo tale pensione. Ma quando possono percepirla i figli? A chi e come fare domanda?

I requisiti per ottenerla

Quando un contribuente muore, sono due i tipi di pensione che possono richiedere i superstiti, ossia quella indiretta, che spetta quando l’assicurato aveva versato almeno quindi anni di contributi, e quella di reversibilità, che spetta al momento in cui un contribuente sia deceduto quando era già pensionato.

Nel caso di reversibilità, la pensione spetta al coniuge e ai figli, se questi sono minorenni al momento del decesso dei genitori o sono studenti universitari con meno di ventisei anni, oppure hanno fino a ventuno anni in alcuni casi. Se il contribuente non ha figli o coniugi, la pensione spetta ai genitori, con un età superiore ai 65 anni, se non sono già pensionati, o a fratelli e sorelle, se inabili. In caso di divorzio, il coniuge può ricevere la pensione se gli era già stato concesso l’assegno per il divorzio.

Per i superstiti di dipendenti pubblici, poi, ci sono anche altre due tipi di indennità, ovvero il TFS ed il TFR. Il primo è la Buonuscita e l’Indennità Premio Servizio maturate dal lavoratore fino a quel momento, mentre il secondo è il trattamento di fine rapporto che spetta a moglie e figli del dipendente.

Come richiederla ed il calcolo dell’ammontare

Il calcolo della quota da ammontare corrisponde al 100 % della prestazioni se vi sono due o più figli a carico, l’80 % se vi è un solo figlio, ed il 60 % se c’è solo il coniuge. Se ci sono altri fonti reddito, poi, vengono fatte ulteriori detrazioni. Per queste riduzioni, tuttavia, ci sono dei limiti, se il reddito della moglie non supera di tre, quattro o cinque volte il trattamento minimo dell’INPS, oppure se il reddito supera i 33345,65 euro.

I superstiti, per chiedere la pensione, devono fare domanda per via telematica all’INPS oppure presso un patronato del CAF, presentando un codice PIN, delle credenziali SPID o una carta nazionale dei servizi. Con la domanda si dovranno presentare un certificato di morte e di matrimonio, la dichiarazione dello stato di famiglia al momento del decesso, una dichiarazione sul diritto alle detrazioni d’imposta, una non pronuncia di sentenza di separazione con addebito e non matrimonio nel caso di divorziati ed una relativi ai redditi percepiti per ciascun anno, da presentare anche in anni successivi.