Tassi d’interesse per i prestiti personali, cosa cambierà nel 2020?

1210

I tassi d’interesse sono una delle prime cose da considerare nel momento in cui si sceglie la tipologia di prestito da sottoscrivere, e anche a quale banca o finanziaria affidarsi. 

Ogni anno ci sono delle novità che investono i tassi d’interesse, TAN e TAEG, in quanto questi possono aumentare o diminuire, anche in base alla segnalazione del tasso soglia da parte del Mef. Ma questa regola vale per ogni tipo di finanziamento? Certo! Gli interessi vengono calcolati sia sul prestito personale sia sulla cessione del quinto dello stipendio. Ti stai chiedendo in cosa consiste la cessione? 

Devi saper che molti non sono a conoscenza dei prestiti con cessione del quinto dello stipendio. Questi sono una tipologia di finanziamento a tasso fisso per dipendenti pubblici e privati con contratto a tempo indeterminato. Calcolare la cessione del quinto, in realtà, con gli strumenti giusti è il primo passo da fare per valutare se conviene o meno prendere un finanziamento con questa modalità. 

E valutare i suoi tassi d’interesse è necessario, come qualunque altra tipologia di finanziamento personale. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia nel 2020 su TAN e TAEG, e quali i nuovi limiti imposti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.  

Approvati i nuovi tassi d’interesse soglia per i prestiti personali nel 2020 

Una delle novità prestiti personali, riguarda l’approvazione da parte del ministero dell’Economia e delle finanze, del decreto del 20 dicembre 2019, che ha reso noto quali saranno i nuovi tassi di soglia per le operazioni creditizie che sono valide per il primo trimestre tra gennaio e marzo del 2020. 

I tassi soglia rivestono una forte importanza, in quanto tutte le banche o finanziarie in base alla tipologia di prestito che offrono, che sia una cessione di 1/5 dello stipendio, oppure un prestito personale, devono tenere questi tassi al di sotto o pari a quelli imposti, altrimenti potrebbero essere dichiarati “tassi usuranti” come disposto dall’articolo 644, comma 3 del Codice Penale, e in base all’articolo 2 della Legge 108/1996. 

Il decreto rileva nel dettaglio i Tassi Effettivi Globali medi, ossia il TEGM per le operazioni creditizie, che includono: 

  • Apertura di un credito nel conto corrente (Fido bancario) 
  • Finanziamenti 
  • Prestiti personali 
  • Credito Revolving 
  • Cessione del quinto dello stipendio 

Ma quali sono nel dettaglio i vari tassi soglia per le principali tipologie di prestito personale? Scopriamolo nel dettaglio. 

Tassi d’interesse massimi per la cessione del quinto dello stipendio o pensione 

La cessione del quinto dello stipendio, o della pensione, è un prestito personale che permette la richiesta di un finanziamento con una rata che viene prelevata direttamente dal cedolino mensile emesso dall’azienda privata, pubblica o statale, oppure dall’ente pensionistico. 

Questa forma di finanziamento è concessa a: 

  • Dipendenti pubblici e statali 
  • Dipendenti privati (con un assetto aziendale che comprende almeno 16 dipendenti) 
  • Pensionati Inps o Inpdap 

Il calcolo della rata per il quinto dello stipendio avviene invece attraverso una semplice formula che prevede: 

  1. Il prodotto dello stipendio netto (escludendo bonus, straordinari e premi aziendali) per il numero di mensilità percepite (13 o 14) 
  1. Lo stipendio medio annuo, che risulta dal primo calcolo, dev’essere poi suddiviso per 12 
  1. E successivamente diviso ulteriormente per 5 

Esempio: 1400(stipendio netto) x 13/12= 1516 euro -> 1516/5= 303 (rata massima cedibile) 

Con questo calcolo è possibile sapere a quanto ammonta la rata. Questa però comprende gli interessi. 

Per il primo trimestre del 2020 il tasso soglia medio per la cessione del quinto fino a 15 mila euro è pari a 11,45% mentre per al di sopra dei 15 mila euro questo è pari al 7,99%. I tassi soglia valgono sia per la cessione di 1/5 della pensione sia dello stipendio. 

Prestiti personali online e non: cosa cambia ai tassi d’interesse 2020? 

Come per la cessione del quinto, anche per i finanziamenti personali online e non, nel 2020 troviamo nuovi tassi soglia. Ma prima di andare a rivelare i dati del nuovo decreto, vediamo cosa s’intende per prestiti personali. 

Il prestito personale è un finanziamento senza finalità d’acquisto (nel senso che è possibile non dichiarare il motivo per il quale si ha bisogno di liquidità), che permette d’ottenere una somma da restituire in rate mensili, che dipendono da: importo, durata e tasso d’interesse applicato. 

Quindi mentre per la cessione di 1/5 la rata è determinata dall’importo mensile percepito, il prestito personale prevede una rata sempre costante e mensile, ma calcolata in base al numero di anni in cui lo si restituisce, alla somma richiesta e al TAN e TAEG applicati dalla banca. 

Il prestito personale di solito è concesso a: 

  • Lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato, pubblici, statali o privati 
  • Lavoratori autonomi e liberi professionisti 
  • Pensionati con un’età massima pari a 75 anni circa (alcune banche offrono prestiti personali con assicurazione sino ai 90 anni) 

In tutti e tre i casi è necessario avere alcuni requisiti come: 

  • Reddito dimostrabile 
  • Residenza in Italia 
  • Una storia bancaria (almeno un conto corrente attivo da 6 mesi o 1 anno) 
  • Nessun protesto o segnalazione al CRIF o al CAI 
  • Essere maggiorenni 

Se si hanno i requisiti questo prestito può avere una durata massima di 10 anni, e a parte qualche istituto bancario che offre cifre più elevate, la somma massima richiedibile è pari a circa 30 mila euro. 

Per quanto riguarda invece i tassi d’interesse per il 2020, il decreto del 20 dicembre 2019 del Mef ha stabilito un tasso di soglia medio annuo, per il primo trimestre dell’anno, pari al 10,11% indipendentemente dall’importo richiesto. 

Come trovare il tasso d’interesse migliore e prospettive per il 2020 

Quest’anno, come del resto nel 2019, si vedrà una diminuzione dei tassi d’interesse generali per le varie forme di prestiti personali e cessioni del quinto. 

Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia “Rapporto sulla stabilità finanziaria”: 

Una bassa inflazione e un peggioramento del quadro macroeconomico sta favorendo una forte discesa dei tassi d’interesse a livello globale, aumentando la stabilità dei debiti e contribuendo a contenere i rischi macroeconomici, tuttavia una fase prolungata di bassi tassi d’interesse potrebbe comprimere nel tempo la redditività di banche e assicurazioni.  

Nel primo trimestre del 2020 quindi vedremo un’ulteriore diminuzione del tasso d’interesse applicato, dato che si evince anche dai nuovi tassi soglia medi imposti dal nuovo decreto, che dimostrano come rispetto agli ultimi tre mesi del 2019, questi si siano ulteriormente ribassati. 

Ma come trovare il tasso d’interesse migliore nel settore dei prestiti e finanziamenti personali? 

Sicuramente il modo migliore è valutare innanzi tutto il tipo di prestito personale è più congeniale alla propria situazione creditizia. 

In secondo piano, è bene procedere a una comparazione dei tassi applicati dalle principali banche e finanziarie italiane. 

Per fare un confronto è possibile: 

  • Utilizzare le piattaforme online per la comparazione dei prestiti e relativi tassi d’interesse 
  • Richiedere telefonicamente o presso le sedi fisiche di banche e finanziarie dei preventivi dettagliati 

Qualunque sia lo strumento che vuoi utilizzare, potrai notare immediatamente dalla percentuale del TAN e del TAEG qual è il prestito che offre una maggiore convenienza sulla base degli interessi da restituire sulla somma complessiva del finanziamento richiesto. In linea generale a un TAN e TAEG più basso corrispondono degli interessi minori e una maggiore convenienza del prestito.