Testamento olografo fac simile: è disponibile online? Come si deposita e a chi?

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Quando una persona viene a mancare si sente spesso citare il “testamento”, per comprendere quali beni, posseduti dal deceduto, siano stati destinati e a quali persone. Tra le diverse tipologie di testamenti ordinari, è possibile trovare anche il testamento olografo. Ma, cosa si intende con questo riferimento? È possibile, sempre tramite il web, risalire a un testamento olografo fac simile? Di seguito, tutte le informazioni a riguardo.

Testamento olografo: cos’è

Il testamento olografo è stato introdotto nel nostro paese nel 1860 dal giurista e politico Giovanni Battista Cassinis. L’art. 602 del codice civile, definisce così il testamento olografo:

“Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore.

La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni. Se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore.

La data deve contenere l’indicazione del giorno, mese e anno. La prova della non verità della data è ammessa soltanto quando si tratta di giudicare della capacità del testatore, della priorità di data fra due testamenti o di altra questione da decidersi in base al tempo del testamento.”

In sintesi, un testamento per definirsi tale deve possedere i seguenti requisiti:

  • deve essere scritto interamente dalla mano del testatore. Da qui il termine olografo, proprio a indicare il collegamento con l’olografia della scrittura. Dunque, per essere considerato valido, il testamento deve essere scritto dal testatore, quindi non è considerato valido un documento scritto, ad esempio, con la macchina da scrivere, oppure da terze persone seppur sotto dettatura. Il testo deve essere comprensibile e può essere scritto su qualsiasi materiale.
  • deve esserci indicata una data precisa, contenete il giorno, il mese e l’anno in cui tale documento è stato trascritto, pena l’annullabilità del testamento. Questo elemento è molto importante, in quanto testimonia che il testatore aveva piena capacità di intendere e di volere il giorno in cui ha deciso di redigere il testamento olografo.
  • deve essere sottoscritto sempre dal testatore, mediante una firma o uno pseudonimo ed essere apposta alla fine del documento. È importante che la sigla riportata sia riconducibile facilmente a chi ha trascritto il testamento. Qualora il documento redatto fosse composto da più di una pagina è opportuno che il testatore, sottoscriva ogni pagina dell’atto.

Il mancato rispetto di uno solo di questi requisiti, rende il testamento nullo e impugnabile. Inoltre, il testo, una volta trascritto, può anche essere modificato, a patto che vengano sempre rispettate le disposizioni sopra indicate.

Testamento olografo fac-simile: è disponibile online?

Se state pensando di trascrivere un testamento olografo, il consiglio è quello di parlare con una figura esperta, un avvocato o un notaio, per far si che quanto trascritto non presenti errori, e in futuro giudicato nullo. Esistono anche alcuni modelli fac-simile disponibili su internet, con tutte le indicazioni necessarie per la trascrizione.

Testamento olografo fac-simile: come si deposita e a chi?

Il testamento olografo può essere sia conservato dal testatore in un luogo sicuro, come un cassetto chiuso a chiave o all’interno di una cassaforte, oppure affidato a un professionista, come un avvocato o un notaio. Una volta avvenuta la morte del testatore, se non è già stato fatto, il testamento olografo deve essere consegnato ufficialmente a un notaio per la pubblicazione, così da esser portato a conoscenza di tutti i possibili eredi.