La pensioni di reversibilità è un diritto che entra in vigore nel momento il familiare titolare decede. Ma quali sono le varie ed eventuali per ottenerla?
Pensioni di reversibilità – Che cosa sono e chi ne ha diritto
Come da legge italiana in essere, la pensione di reversibilità è il diritto alla quota prevista a favore dei familiari superstiti del defunto. Le tipologie in attivo sono le seguenti:
- Reversibilità che viene riconosciuta ai superstiti del titolare della pensione deceduto
- Indiretta nel caso di decesso dell’assicurato che però non è il titolare della pensione
Per ottenere la prima citata è necessario che il titolare della pensione stessa sia deceduto. Ma chi può ottenerla e chi ne ha diritto?
La prima persona che di norma ha diritto a questo tipo di pensione è il coniuge senza alcuna condizione particolare in essere. Se si parla di coniuge separato, la Cassazione si è espressa in merito evidenziando due modalità:
- Assegnazione di assegno di mantenimento o alimentare a carico della persona deceduta
- Secondo la Suprema Corte non è necessario avere quanto sopra per ottenere la pensione di reversibilità.
Se invece si tratta di un divorzio allora la procedura cambia nettamente e la pensione spetta se:
- C’è una maturazione in capo al coniuge deceduto con requisiti di assicurazione e contribuzione come previsti dalla legge in vigore
- Inizio del rapporto con l’assicurazione prima della sentenza di divorzio
- Assenza di un matrimonio successivo
Per il discorso figli si parla di naturali, adottivi e minori affidati alla persona deceduta. In questo caso è necessario rispondere ad alcuni requisiti fondamentali ovvero:
- Età minore di 18 anni
- Figlio studente a carico sino a 21 anni oppure sino a 26 in caso di studente unversitario
- Figlio inabile al lavoro senza alcun limite di età a carico dei genitori al momento della morte.
Anche i genitori della persona morta possono avere diritto alla pensione, nel momento in cui non ci sono coniugi o figli ma devono rispondere ai seguenti requisiti:
- Età maggiore di 65 anni
- A carico del defunto al momento della morte
- Nessuna pensione percepita
Nel caso di fratelli e sorelle, questi entrano in scena in mancanza di tutti i soggetti sopra citati che siano celibi/nubili – inabili al lavoro e completamente a carico della persona defunta al momento della sua morte. Naturalmente non devono essere titolari di alcuna pensione.
Pensione di reversibilità – Le novità
Ci sono alcune novità in merito agli importi e alle percentuali spettanti al coniuge o altri membri della famiglia.
Prima di tutto il coniuge alla quale spetta:
- 100% con due o più figli
- 80% della pensione in presenza di un solo figlio
- 60% se non sono presenti dei figli
Per i figli le percentuali sono le seguenti:
- 100% da tre a più figli
- 80% con due figli
- 70% per chi è figlio unico
Le percentuali più basse sono rivolte ai genitori:
- 30% per entrambi i genitori
- 15% per un solo genitore
In caso di fratelli e sorelle come sopra esposto:
- 100% da sette in poi fratelli/sorelle
- 60% per quattro fratelli/sorelle
- 45% in presenza di tre fratelli/sorelle
- 30% in caso di due fratelli/sorelle
- 15% per i figli unici