Risparmiare sulla polizza di assicurazione auto, si può?

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L’analisi costi-ricavi non è solo un argomento per economisti esperti. Ogni singola persona, abbastanza parsimoniosa, cerca di valutare con attenzione le spese economiche e dove possibile, cerca tutte le possibili soluzioni per risparmiare.

Le spese fisse mensili per una famiglia media sono tante. Non riguardano solo la spesa alimentare e il canone di affitto o il mutuo della casa, ma si aggiungono alla lista tante più voci quanti più sono i componenti familiari.

Tirando le somme, le voci più ricorrenti sono:

  • Spese per le utenze di luce, gas e telefono;
  • Spese per gli studi (se ci sono figli);
  • Spese per cure mediche;
  • Spese per il carburante o abbonamento per i trasporti pubblici;
  • Spese per l’abbigliamento;
  • Spese per abbonamento a palestre e centri sportivi;
  • Spese per bollo auto e assicurazione;
  • Spese straordinarie.

Su alcune di queste spese non c’è molto margine di flessibilità, motivo per cui si cerca in tutti i modi di risparmiare in quei settori dove il mercato è maggiormente concorrenziale.

Come risparmiare sulle spese dell’assicurazione auto

L’offerta del mercato assicurativo, per esempio, è abbastanza ampia. Chiunque possiede un mezzo di trasporto, sia un’autovettura o un motociclo, ha la possibilità di confrontare i preventivi per l’assicurazione auto e scegliere il più conveniente. La ricerca della migliore offerta assicurativa può essere fatta in completa autonomia, navigando tra i portali online oppure affidandosi al servizio di un intermediario esperto.

Soprattutto nel primo caso è bene fare attenzione ai siti truffa e accertarsi prima della sottoscrizione di un contratto assicurativo della validità dello stesso, procedendo a una verifica sul sito ufficiale dell’IVASS, l’istituto di vigilanza del mercato assicurativo.

Il secondo passaggio da compiere è inserire tutti i dati in modo corretto. Quando si calcola un preventivo rc auto, solitamente, sono richiesti solamente targa e data di nascita del proprietario del mezzo. In realtà a concorrere alla formazione di un premio assicurativo ci sono molteplici fattori, quali:

  • Comune di residenza;
  • Cilindrata e dati tecnici del mezzo;
  • Anno di immatricolazione del mezzo;
  • Classe di merito di appartenenza.

Specie nell’ultimo caso si può incorrere in errori, poiché non è sempre così intuibile capire come interpretare un attestato di rischio.

L’attestato di rischio è il documento che racconta la storia assicurativa di un determinato contratto e veicolo. In una griglia sono riportati gli ultimi 10 anni assicurativi, con indicazioni di eventuali sinistri o di anni senza copertura assicurativa (NA). In aggiunta a tale informazione, è indicata la classe di merito di appartenenza che varia da 1 a 14. L’attestato di rischio segue un contratto sia quando si cambia compagnia assicurativa a scadenza annua, sia quando si procede a una sostituzione di contratto per cambio veicolo. Diversamente l’attestato di rischio può essere utilizzato quando si acquista un nuovo mezzo e si gode dei benefici derivanti dall’applicazione della Legge Bersani, che consente di accedere con la stessa classe di merito di appartenenza di un veicolo già assicurato di proprietà di un componente dello stato di famiglia.

Quale migliore offerta di preventivo di assicurazione auto scegliere?

Inseriti tutti i dati e fatte le opportune ricerche, giunge il momento di scegliere la migliore offerta di preventivo di assicurazione rc auto. Oltre al costo che sarà il primo parametro di scrematura, è bene tener conto delle condizioni di polizza e delle clausole aggiuntive o comprese in tariffa.

In un semplice contratto di assicurazione di responsabilità civile, obbligatorio per legge e che tiene indenne l’assicurato da eventuali danni provocati a terzi (cose e persone), bisogna fare attenzione ai massimali di garanzia, alla presenza di eventuali franchigie, alla rinuncia alla rivalsa, alla presenza di indicazioni su km da percorrere o limitazioni alla guida di un solo conducente.