Codice tributo 3852: quando si usa e come calcolarlo

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In alcuni casi, è necessario effettuare il ravvedimento operoso, e per farlo bisogna usare dei codici tributi, e il 3852 è uno di questi. Per saperne di più su come usarlo e come calcolarlo, basta continuare a leggere la pagina.

Cos’è il ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso è un istituto giuridico, a cui il contribuente deve ricorrere nel caso di una legalità violata: ad esempio, se il calcolo della somma da versare all’Agenzia delle Entrate, non era corretta, o mancava, si può ricorrere al ravvedimento operoso.

La cifra da pagare varia a seconda dei tempi di un ravvedimento, che può variare dal minimo di un mese ad un massimo di sei. A seconda delle tempistiche, la sanzione da pagare aumenterà: ad esempio, se il ravvedimento avviene entro un mese, la sanzione da pagare sarà del 2,5 % rispetto alla somma mancante.

Ci sono tre codici tributi, da usare. Due si essi, il 3850 e il 3851, servono, rispettivamente, per la differenza del dovuto e per gli interessi calcolati dal tributo. Il 3852, invece, viene usato per pagare la sanzione, sempre calcolata dal tributo da versare, da un minimo del 3 % a più del 3,75 %, a seconda dei tempi.

Come inserirlo nel Modello F24

Il codice tributo 3852, va inserito nella “Sezione IMU ed altri tributi locali“, e di questa sezione andranno compilati le colonne in cui si deve riportare:

  • il codice ente/comune, dove si può inserire la sigla del comune o il numero relativo;
  • il codice tributo;
  • l’anno di riferimento;
  • gli importi a debito versati.