Calcolo interessi moratori: che cosa sono? A cosa servono?

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Gli interessi di mora o interessi moratori rappresentano i costi di un mancato pagamento, rispetto ai termini stabiliti da parte di un creditore. Ma come si calcolano? Per saperne di più si può continuare a leggere questa pagina.

Cosa sono gli interessi moratori

Gli interessi moratori sono degli strumenti tutelativi, usati dalle banche, verso i debitori che non saldano le rate dei mutui o non saldano il debito nei tempi previsti. La mora, in pratica, è una multa o una sanzione.

Il capitale prestato, diventa una multa, quando gli vengono applicati degli interessi stabiliti nei contratti. Certo, non tutti gli istituti di credito gestiscono la mora nella stessa maniera. Prima di firmare un qualunque mutuo o contratto di finanziamento o prestito, è bene verificare quanto dovrebbero ammontare questi interessi.

La legge permette che si applichino dei tassi di interessi alti, perché non pagare una rata o saldare un debito, è un reato equivalente alla truffa o al furto, e quindi si sanziona in maniera dura. Per evitare questa multa, il debitore può tenere con una causa giustificativa, che consiste nel dimostrare alla banca o all’istituto di credito che si tratta di un suo errore, per non incorrere nella mora. Ad esempio, se il bonifico mensile non risulta alla banca per un errore di registrazione, e il cliente se ne accorge, può evitare la sanzione dimostrando di aver effettuato il pagamento. Negli altri casi, chi non rispetta i mutui, se non paga la sanzione, può rischiare un pignoramenti del bene che si sta acquistando con il mutuo e rientrare nelle liste dei cattivi pagatori.

Come si calcolano gli interessi moratori

Per calcolare gli interessi di mora, si può applicare una semplice operazione: Importo Dovuto x Tasso di Mora x Numero di giorni di interessi maturati: 365 (questo quoziente si usa anche per gli anni bisestili). Ad esempio, se si paga un mutuo mensile di 400 euro, con la mora, se il tasso è l’8%, si dovranno pagare 2,72 euro in più.

Il tasso d’interesse è sempre soggetto alle leggi anti-usura, e non può superare l’8%, in base al decreto 192/2012. Tuttavia, questi interessi devono stare al passo con il tasso della BCE, che può superare l’8%, come è accaduto nel 2008, quando ha raggiunto il tasso massimo di 11,20.

Prima di applicare questi tassi di interesse, la banca è tenuta a inviare al debitore una raccomandata, entro un mese dalla scadenza della rata non pagata. Alla fine di questi trenta giorni, se la rata non è stata ancora saldata, scatta in automatico la moratoria.