La lega sostitutiva del platino è l’oro bianco, oggi molto utilizzato nei gioielli e per investimenti di sicuro valore. Ma quali sono i suoi costi e i vantaggi?
Che cos’è l’oro bianco?
Nel mondo esistono tre tipologie di oro che sono bianco – giallo – rosa – rosso. Ma negli ultimi anni la popolarità della tipologia bianco ha subito un rialzo e un grande interesse di natura prettamente economica. Ritenuto più raffinato del giallo, il bianco è una lega sostitutiva del platino che si compone di oro puro e altri metalli che gli regalano il colore chiaro come palladio e argento, sempre in minime quantità.
La credenza popolare tende a valutare l’oro bianco come un metallo che abbia meno valore del giallo, ma nulla è mai stato più sbagliato. Una valutazione errata considerando che hanno lo stesso identico valore e che anche il giallo debba essere mescolato con altre leghe, per assumere il suo stato solito e non morbido.
Non si potrebbe mai utilizzare l’oro puro per la composizione di gioielli in quanto troppo morbido, per questo l’oro bianco – come tutti gli altri – vengono mescolati con altri metalli, palladio e argento, per ottenere:
- Durata
- Durezza
- Colore basico con gradazioni che poi raggiungono quello desiderato dal bianco sino al rosa.
L’oro bianco non deve essere confuso con il platino che è pur sempre un metallo prezioso ma difficile da lavorare, per questo motivo si sceglie una lega differente per la creazione dei gioielli preziosi.
L’oro bianco – così come gli altri – sono contraddistinti da marchio che deve obbligatoriamente comparire su tutti i gioielli con il numero 750. Il suo significato è semplice, infatti vuol dire che il 75% del gioiello è di oro puro e il restante 25% è con altri metalli che gli conferiscono la durezza come argento, palladio e nichel.
Carati e vantaggi
I carati che caratterizzano l’oro bianco sono 18 e questo gli conferisce il marchio 750 come precedentemente spiegato. Quando invece si ha a che fare con un gioiello in oro 9 carati allora il puro è presente con solo il 37,5% e il restante sono altri metalli: di conseguenza non è più prezioso come quello a 18 carati.
I più attenti notano che dopo un lungo periodo, l’oro bianco tende a diventare giallo. Questo è dato dalla sua rodiatura che è un rivestimento che viene dalla famiglia del platino e gli conferisce il colore bianco, la resistenza e la durezza nonché l’essere sempre brillante. Il rodio con il tempo si consuma e il colore naturale della lega emerge pian piano.
È del tutto normale e non ci sono preoccupazioni in merito, senza doversi preoccupare del fatto che sia stato fatto un investimento sbagliato oppure che sia stata una truffa. Ma per fare un buon investimento è importante che l’oro bianco non venga scambiato per argento: per fare questo prima di tutto controllare il marchio e poi prendere una calamita. L’oro vero non attira le calamite, mentre l’argento e altri metalli minori sì.