La sigla TUIF è un acronimo, che sta per Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria. È noto anche come Testo Unico della Finanza o come legge Draghi. Attualmente, il TUIF è la fonte principale che regola la normativa vigente, in materia sia di finanza che di intermediazione finanziaria, nella Repubblica Italiana.
TUIF: di cosa tratta?
All’interno del TUIF ci sono diverse regolamentazioni. La prima parte riguarda le Disposizioni Comuni e include le definizioni giuridiche, definite per legge, di tutti i concetti impiegati nel Testo Unico. Inoltre qui ci sono i regolamenti dei rapporti con il diritto della Comunità Europea.
Si prosegue con le norme in materia di Vigilanza, i cui compiti sono ripartiti tra due autorità. A Consob spetta sorvegliare non solo la trasparenza dei mercati finanziari, ma anche delle negoziazioni e degli intermediari. Invece Banca d’Italia è preposta a vigilare la stabilità delle imprese di investimento e delle banche, oltre a effettuare controlli prudenziali. Non solo, dal momento che si deve preoccupare anche di stipulare i dovuti accordi con le autorità preposte alla vigilanza negli altri Paesi dell’Europa.
La terza parte regolamenta il gruppo finanziario, così come il TUB si occupa del gruppo bancario. Per poter svolgere i suoi compiti di vigilanza, infatti, la Banca d’Italia deve passare da Consob prima di definire due nozioni distinte, relative al gruppo finanziario. La prima serve per garantire la procedura di autorizzazione delle Società di Intermediazione Mobiliare. La seconda si occupa di delimitare i confini propri della vigilanza consolidata che è sancita dal TUIF.
La quarta parte è una delle innovazioni maggiori, tra quelle introdotte con il TUIF. Riguarda la creazione delle Società di Gestione del Risparmio. Si tratta degli intermediari che hanno l’autorizzazione necessaria per gestire i patrimoni immobiliari, individuali o collettivi. Questo ha dato vita alla figura del gestore unico.
L’ultima parte, la quinta, riguarda le privatizzazioni. Con il TUIF il Ministero del Tesoro è stato messo in condizione di operare una trasformazione del sistema legato alla gestione centralizzata dei Titoli di Stato. Questo ha dato vita a una struttura privatistica in cui partecipano gli operatori finanziari. In pratica, è stata liberalizzata la partecipazione al capitale della Monte Titoli S.p.A. e, dunque, la cessione della quota detenuta dalla Banca d’Italia.
TUIF: quando è stato redatto?
Il TUIF è stato emanato tramite il decreto legislativo n. 58, che risale al 24 febbraio del 1998. È entrato in vigore a partire dal 1º luglio dello stesso anno. Il Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria è opera di una commissione tecnica, nominata dal Governo e presieduta da Mario Draghi.
L’attuale Primo Ministro italiano era, allora, il Direttore generale del Ministero del Tesoro. Fu proprio la commissione tecnica di cui lui era a capo alla fine degli anni Novanta, con il primo governo di Prodi, a elaborare il progetto che, di fatto, successivamente è confluito nel decreto legislativo 58/1998.