Le carte di credito sono degli strumenti per effettuare dei pagamenti, connessi ad un conto corrente, ma non sono emesse esclusivamente dalle banche presso le quali si intrattiene il conto. Questi strumenti permettono di prelevare dei contanti presso degli ATM e di acquistare beni e servizi presso negozi o siti internet che aderiscono al circuito della carta. In entrambi i casi, gli addebiti non avvengono immediatamente, ma in seguito.
Come funzionano gli addebiti
L’addebito delle carte di credito sul conto corrente, può avvenire in due modi:
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in un’unica soluzione, nel mese seguente al pagamento;
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tramite delle rate mensili, o revolving, sulle quali vengono applicati dai tassi d’interesse stabiliti dal contratto.
La carta di credito, tuttavia, ha un patfond, ovvero un piano di spesa massima che può raggiungere nel corso del mese, che può cambiare a seconda del contratto proposto dalla banca.
Chi rilascia e chi accetta le carte di credito
Queste carte possono essere emesse da una banca o un ente finanziario, dopo aver effettuato una valutazione sulla solvibilità di chi le richiede. In linea generale, tengono conto dei canoni annuali e delle commissioni di prelievo del cliente.
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, che aderiscono al circuito di pagamento delle carte di credito, i clienti possono pagare tramite l’inserimento della propria carta nel POS (Point of Sale), ovvero il dispositivo elettronico tramite che permette di effettuare il pafamento, inserendo il codice segreto ed apponendo la firma sulla ricevuta.
Sui siti di e-commerce, si può pagare con carta inserendo nei campi richiesti il numero della carta, il nome del titolare, la sua scadenza ed il codice di controllo (le tre cifre poste sul retro).
E’ possibile, per il richiedente, effettuare uno storno, ovvero chiedere alla banca il riaccredito di un pagamento, nel caso non si riconosca, del tutto o parzialmente, un pagamento, oppure che non risulti l’importo giusto.
In questo modo, si può garantire di più la sicurezza nel versare una cifra tramite questo strumento di pagamento, come previsto dall’articolo 56, del Decreto Legislativo 206/2005, del codice del consumo.
Che fare se la carta di credito viene smarrita o rubata?
Nel caso che la carta di credo venga rubata, o si perda, bisogna bloccarla, andando allo sportello o telefonando ai numeri verdi dell’istituto di credito che l’ha emessa. Il servizio telefonico dovrebbe essere attivo ventiquattro ore su ventiquattro, ed è una procedura veloce, in cui basta riferire all’operatore i propri dati e il codice di blocca della carta.
Se, invece, ci si reca in banca, si può richiedere anche una verifica dell’importo sull’estratto conto, in modo da assicurarsi che chi ha rubato la carta non stia effettuando dei pagamenti non autorizzati.
In caso di furto, sembra superfluo aggiungere che bisogna denunciare il fatto alle autorità, facendosi rilasciare una copia della denuncia da rilasciare alla banca, non solo per evitare di essere derubati, ma anche per evitare sanzioni, nel caso che con la carta di credito, chi l’ha rubata effettui dei pagamenti poco leciti.
Si consiglia, inoltre, a chi richiede la carta di verificare periodicamente gli estratti conto, per assicurarsi che la carta non sia stata “clonata” e segnalare eventuali illeciti.