Le carte prepagate con IBAN estero sono di sicuro utili per gestire le proprie finanza, ma quali sono le più usate? Hanno dei pro e dei contro? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.
Vantaggi e svantaggi
E’ bene, prima di tutto, capire quali sono i vantaggi e i contro nell’usare queste carte. Esse, infatti, si usano come quelle di matrice italiana ed hanno costi accessibili, oltre che un pacchetto di funzioni ampio. Come quelle italiane, la carta prepagata IBAN estera permette di non dover avere a che fare con la burocrazia necessaria per aprire un conto bancario.
Uno svantaggio è che in caso di smarrimento, bisognerà attendere una decina di giorni per averne una sostitutiva, e quindi è bene usarla solo in caso di necessità, senza contare che bisogna seguire le procedure necessarie per bloccare e denunciare lo smarrimento della carta, e ciò può variare a seconda di chi emette la carta e del luogo in cui ci si trova.
Le carte
Tra queste carte prepagate estere con IBAN si possono includere:
- la Viabuy, una Mastercard tedesca dal canone annuo di 19,90 euro, con un limite di spesa e prelievo di 2400 euro, e si può acquistare senza rilasciare dati fiscali e finanziari. La sua quota di rilascio è di 69,90 euro ed il plafond raggiunge i 50,000 euro;
- la BUNQ Easy Bank, con IBAN olandese, è gratuita e richiede solo una quota di rilascio di 9,90 euro. Il suo limite di spesa e plafond, poi, sono limitati, ma il limite massimo di prelievo è di 250 euro al giorno. Non ha spese di gestione ed è consigliata per chi viaggia all’estero;
- la Wirex, una carta Visa inglese, dal canone mensile gratuito, senza costi di commissione, sempre con un prelievo massimo giornaliero di 250 euro;
- la N26 Mastercard, altra carta tedesca, anch’essa gratuita, ha un limite di prelievo massimo di 2500 euro, ma il suo plafond è illimitato;
- la Traverl Cash, carta prepagata svizzera, il cui credito giornaliero ricaricabile va dai 500 ai 5000 franchi;
- la Revolut, una carta multi valuta, che permette di investire anche in criptovalute, e non ha costi di commissione, ed il suo prelievo massimo giornaliero è di 200 euro;
- la Monzo, inglese, con l’1,5% di interessi sui risparmi.