Cos’è un ETF? Può essere conveniente? Che rendimenti offre?

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L’ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, che identifica un particolare tipo di fondo d’investimento. L’ETF si caratterizza perché le quote sono negoziate in Borsa come le azioni, quindi in tempo reale.

Questa trattazione continua del valore, e la gestione passiva, lo differenzia dai fondi comuni d’investimento che invece hanno il valore fissato una volta alla giornata, in genere a fine di giornata. L’altra caratteristica è legata all’oggetto dell’investimento, che sono gli indici di mercato. Gli ETF replicano passivamente un indice di mercato e pertanto il valore corrispondente. Se per esempio il FTSE MIB aumenta dell’1,7%, l’ETF aumenterà il valore della quota dello stesso incremento ovvero dell’1,7% lo scostamento è minimo.

L’investimento in indici di mercato è molto conveniente per chi è orientato a politiche di diversificazione, evitando l’investimento su un singolo titolo. Inoltre la possibilità d’investimento offerta è ampia.

Ci sono indici obbligazionari e di liquidità legata ai tassi di interesse, indici azionari a loro volta indirizzati per aree geografiche, settori merceologici e mercati emergenti, indici sulle materie prime o sugli immobili. Avendo a disposizione una così ampia possibilità di diversificazione, si potrebbe, cosa che fanno diverse banche, investire una parte significativa del capitale su una serie d’indici. Questo consiglio è rivolto in particolare a chi ha poca dimestichezza con il mercato finanziario e/o ritiene di contenerne i rischi. Potremmo investire in un ETF che replica l’indice FTSE MIB, evitando il rischio del singolo titolo, mantenendo il beneficio dei dividendi se scegliamo l’ETF con distribuzione della cedola. Questo esempio è replicabile per gli altri indici che offrono rendimenti periodici come le obbligazioni. Viceversa siamo interessati a mantenere l’investimento nel tempo anche a fine della pensione. Andremo a capitalizzare, nell’esempio sopra, i dividendi maturati, rinviando quindi anche la tassazione al momento della vendita, e acquisteremo un ETF ad accumulazione.

Per chi è più propenso al rischio, può investire negli ETF “strutturati”. Sono fondi d’investimento, che come i precedenti sono negoziabili in tempo reale, ma ne differiscono, perché non si limitano a replicare l’indice di mercato scelto, ma offrono delle integrazioni. Queste integrazioni possono essere a protezione del valore del portafoglio, ma permettono anche di operare con effetti “con o senza leva”, o con strategie d’investimento più complesse e articolate come i derivati.  Quindi ci troviamo di fronte ad uno strumento finanziario più complesso e rischioso rispetto all’ETF“base”.

In ogni caso sia gli EFT sia gli ETF “strutturati”, sono caratterizzati dalla medesima politica d’investimento ovvero replicare un indice che è stato scelto, e il gestore ha di fatto molta poca discrezionalità ed un costo inferiore rispetto ad investimenti simili.